Successo per i vini casertani alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Ieri sera Wines & Jazz, prestigiosa rassegna di bottiglie italiane e campane di qualità che propone un raffinato quanto inedito abbinamento con il jazz, ha visto trionfare il Pallagrello, il Falerno del Massico, il Casavecchia, la falanghina di Galluccio e tanti altri vitigni autoctoni che insieme al gusto custodiscono anche la storia di Terra di Lavoro. La serata ha preso il via alle ore 19 con la degustazione di bottiglie e prodotti tipici, alle 21 si è invece aperto il concerto jazz con il noto percussionista Tony Esposito accompagnato da Monica Fiorillo (voce), Enrico Quaranta (batteria), Antonio Prisco (chitarra), Lino Patriota (tastiere) e Vittorio Remino (basso). La manifestazione è stata presentata da Marco Sabellico, giornalista di Gambero Rosso, e da Saverio Paffumi, giornalista e collaboratore di varie testate di settore gastronomico come Tuttoturismo e Meridiani. Prezioso anche il contributo dei dj di Radiocapri, che hanno curato la parte musicale dell’evento. Lo stand di Terra di Lavoro, allestito dalla segreteria organizzativa della Provincia (Angelica Pizzuti, Marisa Stabile e Antonio Vittorio), ha proposto per l’occasione una particolarissima vetrina messa su con l’ausilio dei produttori vinicoli presenti sul mercato con una propria etichetta. “I vini rappresentano la tradizione, la storia, la cultura di un popolo. Quelli autoctoni del Casertano – ha sottolineato il presidente della Provincia e parlamentare europeo, Riccardo Ventre - testimoniano in modo inequivoco tale emblema, veicolando grazie al loro ineguagliabile sapore e all’inconfondibile colore anche l’identità, la passione, della nostra amata terra”.