La società per azioni 'Trestina Azienda Tabacchi' (Tat) ha acquistato la ex Toscana Tabacchi ed ex Slito di Ambra. Si conclude così il lungo calvario dell'azienda valdarnese che aveva lasciato senza lavoro 120 persone. L'annuncio è stato dato questa mattina dal presidente della Provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli, dal sindaco di Bucine Sauro Testi e dai vertici dell'azienda umbra che ha già due stabilimenti: uno a Trestina ed uno in provincia di Caserta. La Tat, attualmente, lavora circa 250 quintali all'anno di tabacco occupando circa 500 persone stagionali compresi. Da ieri nello stabilimento di Ambra sono tornati al lavoro gli addetti alla manutenzione degli impianti. Appena terminata questa prima fase e comunque non oltre il 1° aprile, lo stabilimento tornerà a produrre. L'occupazione prevista, a regime, sarà di 150 persone suddivise in due turni giornalieri, mentre le quantità lavorate dovrebbero toccare i 150 quintali. Si tratterà di tabacco bright e berley prodotto in zona, ma altro ne arriverà dalla Campania e dal Veneto. Soddisfazione è stata espressa sia dal presidente della Provincia sia dal sindaco di Bucine, mentre l'amministratore delegato della Tat Pietro Garinei ha sottolineato come l'azienda tiberina abbia deciso di acquistare quella valdarnese per far fronte alle crescenti richieste del mercato. 'Se in Italia, giustamente, si tende a proibire l'uso del tabacco - ha detto Garinei - non significa che nel resto del mondo non se ne faccia uso. Anzi, il consumo di tabacco sta crescendo di anno in anno e la nostra azienda vende solo all'estero". "In Italia - ha aggiunto - il settore del tabacco occupa 130.000 persone. Sembrerebbe quindi assurdo che si vietasse la coltivazione del tabacco con l'unico risultato di favorire i produttori stranieri".