"E' positivo che ci sia qualche manifesto in più sui muri cittadini per offrire ai campani un'alternativa a chi, invece, ha annegato la Regione nei rifiuti, nel degrado e nella disoccupazione". E' quanto affermato dal capogruppo di An alla Regione, Salvatore Ronghi. "Bassolino ha una bella faccia tosta nell'accusare Italo Bocchino di aver 'sporcato' i muri cittadini facendo affiggere i suoi manifesti e di aver violato la legalità", ha aggiunto Ronghi, secondo il quale "é il caso di dire che Bassolino predica bene e razzola male: infatti - ha spiegato il capogruppo regionale di An - i cittadini non dimenticano che, nonostante i tremila miliardi messi a disposizione dal governo nazionale, la gestione Bassolino ha trasformato la nostra Regione in una pattumiera, fatta di discariche a cielo aperto definite siti di stoccaggio, che, dati alle fiamme, hanno avvelenato intere aree della regione. Tutto ciò la dice tutta sul fallimento del centrosinistra nella gestione dei rifiuti. Quanto alla legalità - ha aggiunto Ronghi - è evidente che essa si incentiva con la buona amministrazione e con la repressione dei centri di malaffare che coinvolgono la criminalità organizzata: cosa ha fatto Bassolino in questo campo? L'ecomafia, infatti, ha continuato ad arricchirsi, le periferie sono luoghi di degrado sociale e ambientale, la rete clientelare, costituita da incarichi, consulenze e assunzioni in società miste, è il frutto della cattiva amministrazione. La dignità imporrebbe quantomeno di tacere".