Sono 57 le persone arrestate in tutta Italia con l'accusa di essere coinvolte in un vasto traffico di auto usate rivendute a clandestini con false assicurazioni. Gli arresti sono stati compiuti nell'ambito dell'operazione "Cars connection", nata da controlli della Polizia Stradale dell'Aquila risalenti al 2000. I reati contestati vanno dal furto alla truffa, dalla ricettazione al falso documentale all'omissione di soccorso con fuga dopo incidente stradale. Altre 15 persone sono state denunciate. Le indagini - come è stato spiegato oggi in una conferenza stampa della Polstrada aquilana - hanno consentito di smantellare un traffico di circa duemila auto usate, vendute prevalentemente a immigrati, con contrassegni assicurativi falsi, e di accertare una frode pari a un milione 300 mila euro. L'organizzazione acquistava auto usate, sul territorio nazionale, intestandole a una società con sede a Roma, poi le rivendeva senza alcun atto ufficiale ai clandestini, fornendo loro certificati assicurativi falsi o rubati. Lo Stato è stato defraudato di circa 700 mila euro, le compagnie assicurative di circa 500 mila. Gli arresti sono stati eseguiti dal 2000 a oggi in sei regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Campania e Sicilia.
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