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CASERTA, OPERAZIONE BRANCO: ARRESTATI PER STUPRO OPERAI EDILI DELL'AVERSANO


Avrebbero abusato di una ragazza dicianovenne per una notte intera, violentandola a turno. Si tratta di quattro giovani operai edili arrestati in provincia di Caserta dai carabinieri della Compagnia di Chieti, al termine di due mesi di indagini. I nomi: Giovanni Fabozzi, 20 anni, di Aversa, Raffaele Auricchio, 26, di Teverola, Costantino Bove, 33, di Succivo, e Luigi Griffo, 22, di Aversa, tutti operai, ora rinchiusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il fatto era avvenuto nel settembre scorso nei pressi di Alanno (Pescara), ma la vittima lo aveva denunciato solo dopo alcune settimane ai carabinieri, quando si era presentata in caserma - ha spiegato il comandante della Compagnia di Chieti, capitano Marco Aquilio, durante una conferenza stampa - chiedendo di poter parlare con un maresciallo donna. La ragazza aveva raccontato al maresciallo il segreto che non aveva fino a quel giorno confidato a nessuno, dopo che alcuni mesi prima aveva conosciuto un ragazzo casertano che lavorava per un'impresa edile impegnata in un cantiere a Popoli (Pescara) e dopo aver iniziato con lui una breve relazione sentimentale. All'inizio di settembre il giovane l'aveva convinta ad avere un rapporto con lui in auto, in una zona appartata sotto il ponte dell'autostrada A14 nei pressi di Alanno. Dopo il rapporto sessuale, però, la ragazza sarebbe stata immobilizzata ai polsi mentre altri tre giovani, tutti colleghi del ragazzo, sarebbero poi entrati in auto e avrebbero ripetutamente abusato di lei. Il calvario della 19/enne teatina era terminato alle 4 del mattino quando era stata abbandonata per strada, seminuda, dopo essere stata minacciata, riuscendo poi a tornare a casa grazie al passaggio di un ignoto automobilista. Le indagini avviate subito dopo la denuncia sono state tutt'altro che facili: la vittima, una donna psicologicamente immatura rispetto alla sua età, conosceva infatti solo il nome di battesimo del giovane casertano con il quale aveva iniziato la relazione sentimentale, cioé Giovanni, Nel frattempo, inoltre, i quattro operai erano tornati nella propria terra. Dagli accertamenti è inoltre emerso che i quattro avevano più volte minacciato telefonicamente la ragazza, intimandole di tacere. Ieri, su ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Pescara Annalisa Di Paolantonio, competente per territorio, i quattro operai del casertano sono stati arrestati con l'accusa di violenza sessuale, nell'ambito dell'operazione denominata "Branco". I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Chieti in collaborazione con i colleghi di Aversa nel pomeriggio di ieri nelle abitazioni dei quattro presunti violentatori.

 
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