Caserta (casertasette) - Ancora il litorale ed in particolare Castelvolturno al centro della cronaca nera extracomunitaria. Sul litorale, dove imperversano i clan nigeriani, ora si scopre anche quello della mafia russa che stanno addirittura scalzando i locali. Le estorsioni ai danni di connazionali ucraini da parte di un gruppo mafioso sgominato dalla Dda erano gestite da due gruppi criminali contrapposti, uno attivo al centro nord, l'altro - più potente - capeggiato da Lyobomir Goutnik, ucciso a Castelvolturno, nel Casertano, il 23 febbraio 2003, alla presenza dell'amante e dei figli minori. Quel delitto provocò la divisione della struttura criminale in tre gruppi: a Napoli erano presenti quello capeggiato da Valery Harashchuk, composto da ucraini, albanesi e italiani; la cosca di Ivan Karpyshn, ucraino di Leopoli; mentre nella provincia di Caserta il controllo delle attività illecite era esercitato da Roman Boutsky e Vladimir Byshko, che faveno capo in Ucraina a un boss denominato Lev (Leone). Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione, con un contributo fornito anche dal Sisde.
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