Oramai erano sette anni buoni che alcune insegnanti di una scuola di Sorrento prenotavano le loro vacanle invernali, in montagna, in una località
strapiena di neve e, ivi giunte si incontravano con dei "medici compiacenti" che, non si sa come ricambiati, rilasciavano loro certificazioni di una falsa
malattia tale da consentire di prolungare le ferie e da goderne a tempo pieno.
Tra l'altro questi medici indicavano particolari malattie che non si raccordavano con la particolare stagione per cui, insospettiti da questo
comportamento, reiterato, ne veniva, da parte dei Dirigenti scolastici, una perplessità e una denuncia per "fantomatiche" ed inesistenti patologie. Gli
accertamenti ulteriori, condotti dalla Procura della Repubblica, confermavano ogni perplessità e, conseguentemente queste insegnanti venivano
rinviate a giudizio per truffa e falso. E condannate sia dalla Corte di Appello di Napoli e sia dalla Cassazione. Questa ultima ha rigettato difatti l'ulteriore
tentativo portato avanti da avvocati esimi che avevano invocato la innocenza delle proprie clienti. La ripetitività degli eventi, le particolari circostanze,
le particolari visite e così via, secondo la Corte di Cassazione, concretizzavano quel disegno truffaldino" dando luogo ad una giusta e meritata
condanna.
a cura del prof. avv. Centore (clicca qui)
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