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SCANDALO CAVE: ARRESTI DOMICILIARI PER LUSERTA. RIMANE GRAVE QUADRO INDIZIARIO


Il gip concede gli arresti domiciliari anche per l'imprenditore Luigi Luserta, coinvolto insieme a funzionari del genio civile e ad alcuni imprenditori nell'inchiesta denominata Olimpo della procura di Santa Maria Capua Vetere. Al momento, si trvano liberi (con obblighi diversi) quattro persone e agli arresti domiciliari altre cinque. Per il gip, "gli interrogatori hanno dato piena conferma del quadro indiziario nei confronti di tutti gli indagati". Ecco cosa scrive il gip nel suo provvedimento:"Il Giudice dr. Silvio Marco Guarrlello - Esaminata la richiesta del 6 dicembre 2004 con la quale si chiede la revoca o la sostituzione con misura meno afflittiva della misura della custodia cautelare in carcere attualmente in atto nei confronti di Cioppa Anna Angela Antonia, Casella Vincenzo, Fortunato Manlio, Albanese Giovanni, Fenucciu Demebio, Ribattezzato Salvatore; -visto il parere contrario del P.M., osserva; - gli interrogatori ex art. 294 c.p.p. hanno dato piena conferma del quadro indiziario nei confronti di tutti gli indagati. Emerge rafforzata la ricostruzione del contesto collusivo che vede controllori e controllati operare congiuntamente in relazione alla attività illecita per la quale si procede. E' stato altresì evidenziato un contesto di intrecci di interessi personali (vedi dichiarazioni di Alabanese, Fortunato, Cioppa e Ribattizzato). Quella che può oramai ritenersi la definitiva cristallizazione del quadro indiziario consente di valutare più benevolmente il quadro cautelare che pur sussistendo si è tuttavia attenuato ed in merito allo stesso si procede come segue. In relazione alle singole posizioni si evidenzia: - Nessun elemento nuovo idoneo ad attenuare il quadro indiziario o cautelare è emerso a carico di Ribattezzato Salvatore, Fortunato Manlio e Cioppa Anna Angela Antonia. Invero i predetti hanno sostanzialmente ammesso il contenuto delle telefonate ed hanno fornito spiegazioni inattendibili del contenuto dei dialoghi e dei loro comportamento. Non è verosimile che la il Ribattezzato nelle telefonate facesse affermazioni frutto di millanterie in quanto ciò che afferma trova poi puntuale riscontro in altre telefonate o in atti. Non è verosimile che la Cioppa non avesse modo di avere notizia delle attività d'ufficio dai suoi colleghi del genio civile e che per acquisire notizie dovesse rivolgersi al suo controllato al fine di potere redigere relazioni da inviare ad altri uffici. E' altresì inverosimile che la costante omissione di controlli avvenisse soltanto per inadeguatezza dell'organico dell'ufficio o per incompetenza. Invero tal uni degli abusi sono così macroscopici che gli stessi non potevano non essere rilevati de visu al momento dei sopralluoghi (ci si riferisce in particolare al risanamento ambientale mai effettuato se non per qualche alberello impiantato oppure alla esistenza di fronti di cava alti decine di metri). Per i predetti indagati, nei cui confronti permane il pericolo di reiterazione dei reati, allo stato può ritenersi adeguata la misura cautelare degli Arresti Domiciliari. - Analogamente è invariata la posizione indiziaria di Albanese Giovanni e casella Vincenzo. Tuttavia i predetti hanno un ruolo marginale rispetto all'ntera vicenda e quindi le esigenze cautelari possono essere salvaguardate anche con misura meno afflittiva che Si identifica nell'obbligo di dimora per l'Albanese e nell'obbligo di presentazione alla P.G. per Casella; - Risulta altresì invariato il quadro indiziario a carico del Fenucciu Demetrio. Le dichiarazioni dello stesso non hanno smentito il contenuto delle telefonate anche se il predetto ne ha dato una diversa interpretazione che comunque non si ritiene verosimile. Tuttavia proprio dalle sue dichiarazioni si evidenzia una costante interferenza con gli uffici pubblici ove lo stesso si presentava per perorare le ragioni dei suoi assistiti cercando di influire sulla formazione degli atti anche fuori dai casi di partecipazione al procedimento.Ciò dà conferma della interpretazione data da questo giudice alle telefonate intercettate. Il predetto in ogni caso ha dimostrato di essere coinvolto in episodi riguardanti due sole cave ed in un caso l'impugnativa al TAR risulta essere stata respinta, dunque con un irrilevahte apporto causale della sua condotta alla decisione del giudice amministrativo (fermo restando il concorso nei reati per i quali si procede). Il suo ruolo, allo stato, appare pertanto ridimensionato e possono ritenersi cessate le esigenze cautelari nei suoi confronti. P.Q.M. - sostituisce la misura in atto della custodia cautelare in cartere nei confronti Ribattezzato Salvatore, Fortunato Manlio e Cioppa Anna Angela Antonia con quella degli arresti domiciliari da scontarsi per Ribattezzato Salvatore in San Nicola la Strada, per Fortunato Manlio in Caserta e per Cioppa Anna Angela Antonia in Vitulazio .Fa divieto agli indagati di comunicare con ogni mezzo con persone diverse da quelle abitualmente conviventi. Delega per i controlli i CC competenti per i rispettivi luoghi di detenzione. Sostituisce la misura in atto della custodia cautelare in carcere nei confronti di Albanese Giovanni con quella dell'obbligo di dimora in Caserta e fa divieto all'ndagato di allontanarsi dal territorio di detto comune. Ordina l'immediata liberazione del dell'Albanese se non detenuto per altro salvo l'obbligo di cui prima. - Sostituisce la misura in atto nei confronti di Casella Vincenzo con quella di presentazione alla P.G. per tre giorni settimanali che saranno concordati dal predetto con i CC competenti per Caserta, ordina l'immediata liberazione del Casella se non detenuto per altro salvo l'obbligo di cui prima -revoca la misura cautelare in atto nei confronti di Fenucciu Demetrio e ne ordina la immediata liberazione se non detenuto per altro; Manda alla Cancelleria per gli adempimenti di competenza.

 
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