Nell'inchiesta sulle sette cave sequestrate nel Casertano emergono anche alcune telefonate intercettate nel corso delle quali qualche indagato-arrestato si impegna a contattare noti politici locali, regionali, nazionali od europei (di Destra e di Sinistra) per risolvere i problemi del comitato d'affari. Qualche ex ed attuale politico viene anche intercettato mentre parla confidenzialmente e direttamente con uno degli arrestati ma il gip precisa, che "Alla luce della richiesta del pm le ragioni dei rapporti degli indagati con il mondo politico possono, verosimilmente, trovare origine nell’esigenza degli imprenditori di avvicinare i rappresentanti elettivi delle istituzioni soltanto per prospettare loro la necessità di dare soluzione a problematiche che trovano la loro naturale e legittima definizione in sede politico-amministrativa. Ciò non comporta alcunché di illecito: si tratta di un’attività di ‘lobbing’ o ‘clientelare’, oscura all’opinione pubblica ma, come tale, lecita".