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CASERTA, GIUSTIZIA CHOC: IL CASO TORELLA DIVENTA DI INTERESSE NAZIONALE


E' stata ripresa a livello nazionale, con più lanci di agenzie, la notizia apparsa oggi 19 ottobre su Il Mattino (vedi) riguardante il caso di Carmine Torella, l'imbianchino di Acerra detto «Carminuccio 'e Casavatore» vittima di una svista giudiziaria in quanto ritenuto erroneamente l’autore del duplice delitto di Antonio Carifano e di suo figlio Carmine. Torella, per quella clamorosa svista, ha chiesto un miliardo di vecchie lire allo Stato. Le vittime del duplice delitto erano due manovali di Castelbaronia uccisi nell’ottobre del 2002 sul piazzale della stazione di servizio "Ewa" a Pietravairano perché non vollero consegnare la loro Bmw ai rapinatori (in realtà alcuni albanesi poi arrestati e condannati). Il decreto di archiviazione (firmato dal gip Silvio Marco Guarriello) riguardante il procedimento a carico di Torella e di un’altra persona è del 15 gennaio scorso ma è stato depositato solo qualche giorno fa. La richiesta di equa riparazione per ingiusta detenzione verrà presentata nei prossimi giorni dall’avvocato del foro di Napoli Giovanni Bianco, difensore di Torella: quest’ultimo, a distanza di due anni da quella drammatica esperienza si trova ancora sotto osservazione di un Istituto di Igiene Mentale per alcuni deliri persecutori. In alcune occasioni, avrebbe anche chiamato di notte il suo legale perché convinto di essere inseguito dalla polizia. Circostanze rivelatesi soltanto una fobia del giovane. Torella, che ora vive in Emilia Romagna, dopo il blitz che lo portò in carcere non è più lo stesso. Già dopo l’arresto, il lungo interrogatorio notturno in Questura e quel confronto all'americana che gli fece sfiorare una condanna all'ergastolo, l’imbianchino oggi è una persona che soffre di incubi e turbamenti. Per il duplice omicidio fu condannato, lo scorso anno, anche un quarto albanese tuttora latitante. Nello stesso decreto di archiviazione il giudice chiede alla Procura anche l’esito della richiesta avanzata all’epoca al Ministro di Giustizia per conoscere se l’albanese, Guri Dumani, è mai stato perseguito in Albania.

 
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