"I commenti seguiti alla pubblicazione dell'intervista da me rilasciata al Mattino, attraverso la quale facevo presente di aver ricevuto, come ricevo ancora, sollecitazioni da più parti affinché dia vita ad una lista nell'ambito delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale, francamente mi sorprendono". Lo afferma il presidente della Provincia di Caserta, il parlamentare europeo Riccardo Ventre. "Mi riesce difficile, in verità, comprendere il clamore delle esternazioni presenti oggi sulle pagine dei giornali, anche perché all'intelligenza dei loro illustri ed attenti autori non dovrebbe sfuggire che liste cosiddette personali si sono registrate e si fanno tuttora registrare praticamente ovunque in Italia, dalla Lombardia al Lazio. D'altra parte, anche l'ultima consultazione per il rinnovo del Consiglio provinciale di Napoli, tenutasi soltanto qualche mese fa e contestualmente al voto per il Parlamento europeo - prosegue Ventre - ha visto il coordinamento regionale di Forza Italia protagonista di una lista parallela a quelle tradizionali dei partiti della Casa delle Libertà". "Ribadisco, quindi, l'opportunità politica - continua Ventre - di comporre la lista alla quale facevo riferimento per intercettare consensi di persone che, pur ritrovandosi nel centrodestra, non si identificano per i motivi più vari in nessuno dei partiti che compongono la coalizione. Mi sorprende ancor di più, poi, che abbia fatto gridare allo scandalo l'ipotesi secondo la quale tale lista potesse concorrere anche in maniera autonoma. Era sottinteso in ciò che, essendo io un dirigente nazionale di uno specifico partito politico, nelle cui liste sono stato eletto al Parlamento europeo, tale eventualità dovesse scaturire da una strategia eventualmente utile a Forza Italia e alla coalizione di centrodestra. Tutto qui. La dietrologia, l'inciucio e il chiacchiericcio politico non mi interessano. Non è mio costume ordire piani o disegni di chissà quale valore strategico e, francamente, resto scandalizzato dalla pochezza di alcune dichiarazioni, che tendono a vedere in ogni proposta politica fatti, circostanze e situazioni che non esistono"