nCaserta Sette - informazione - news - attualità - cronaca - sport - turismo - musica e arte - reggia di caserta - giornalisti - giornalismop - attualità - omicidi - rapine - storia di caserta - per caserta - in caserta - con caserta


Privacy Policy / Cookies


IL TG ON LINE E' OFFERTO DA


GUARDA QUI LE VIDEONEWS


TV LIBERE: GIORNALISTI DI CASERTA A MATRIX


Il Blog di Prospero Cecere


UFFICI STAMPA TOP TEN A CASERTA (New Entry)

  
  Collabora con Noi
  Per Aziende ed Enti
  La tua vicenda qui
  Archivio Giornali
  Gerenza
  Servizi Emittenti Tv
  Spot & Doppiaggi
  Archivio Servizi Tg
  I tuoi ricordi in Dvd
  Musica-Party-Sfilate
  www.sannioturismo.com



  Archivio news
  Argomenti
  Cerca nel sito
  Invia una news
  Lista iscritti
  Messaggi privati
  News
  Recommend_Plus
  Sondaggi
CASERTA, CAMORRA MONDRAGONE: PENTITI RIVELANO VERITA' SU OMICIDIO PELLEGRINO


n piccolo pregiudicato estraneo ai clan ammazzato senza pietà per aver avuto un atteggiamento poco rispettoso nei confronti del locale boss e soprattutto aver messo in dubbio pubblicamente la fedeltà della moglie del padrino. A distanza di poco più di quattro anni dall'omicidio, le indagini dei carabinieri coordinate dalla Dda di Napoli ed il contributo dei pentiti hanno consentito di far luce sul movente del delitto. Tre le ordinanze di custodia emesse dal gip Amalia Taddeo su richiesta dei pm Raffaele Cantone e Paolo Itri nei confronti del 'reggente' del clan La Torre, Giuseppe Fragnoli, e di due suoi uomini, Ernesto Razzino ed Ernesto Cornacchia, rispettivamente mandante ed esecutori dell'uccisione di Luigi Pellegrino, conosciuto come 'Gigiotto', pregiudicato per reati contro il patrimonio e ritenuto non inserito in organizzazioni camorristiche. Un omicidio efferato, eseguito tra la folla a Mondragone, nel Casertano: l'uomo fu inseguito da due killer in moto con il volto coperto, che spararono ripetutamente in strada e poi lo 'finirono' all'interno di un bar sotto gli occhi di decine di persone. Nessuno, però, fornì all'epoca testimonianze utili agli inquirenti e l'inchiesta ha avuto una svolta in tempi recenti grazie al contributo di otto collaboratori di giustizia, tra i quali c'é anche Augusto La Torre, il boss di cui il 'reggente' intendeva vendicare le offese. I carabinieri hanno accertato infatti che Pellegrino dava fastidio all'organizzazione perché spesso commetteva reati contro il patrimonio senza autorizzazione del clan e si lasciava andare a commenti poco rispettosi nei confronti dei vertici. Ma la colpa principale era quella di aver affermato in più occasioni e pubblicamente che era nota la relazione tra la moglie di Augusto La Torre ed un uomo vicino al clan. Giuseppe Fragnoli, secondo l'accusa, decretò allora la sua eliminazione senza neppure chiedere l'assenso preventivo del boss. L'ordine venne eseguito da Razzino e Cornacchia: entrambi, sostengono gli inquirenti, spararono contro 'Gigiotto'. Il primo fallì i primi colpi ed il secondo killer che guidava la moto dovette prendere parte attiva all'agguato, sparando contro Pellegrino in un bar pieno di gente dove il pregiudicato si era inutilmente rifugiato.

 
· Inoltre
· News di redazione


Articolo più letto relativo a :
MATRIX, MENTANA PENSA A CHI NON HA LAVORO: OPERAI FINMEK SOBBALZANO DAVANTI A TV

Punteggio medio: 0
Voti: 0

Ti prego, aspetta un secondo e vota per questo articolo:

Eccellente
Ottimo
Buono
Normale
Cattivo



 Pagina Stampabile  Pagina Stampabile

 Invia questo Articolo ad un Amico  Invia questo Articolo ad un Amico

www.casertasette.it