Secondo un comunicato di GPL (Giornalisti per la Libertà), il cui referente è Leopoldo Marino, a Pignataro Maggiore (Caserta) sarebbe in forte pericolo la libertà di informazione. Da almeno un anno a questa parte, è scritto nel comunicato - si sono verificati una serie di allarmanti eventi che confermano i tanti dubbi, espressi da più parti e in più occasioni, circa il costante e crescente rischio che vivono gli operatori dell´informazione locale di vedere limitata la loro autonomia ed indipendenza professionale. Centro nevralgico di tutte le manovre si conferma essere ancora una volta l´amministrazione comunale guidata da un Giorgio Magliocca in tenuta sempre più autoritaria, pronto a travolgere quanti si oppongono alle sue fantasticherie e tentano di ristabilire la verità nei giusti ranghi del pensiero pubblico. Prima con Salvatore Minieri, silurato per direttissima dalla carica di Direttore della Rivista culturale "Le Muse" - sostenuta economicamente dagli "Amici della Musica", amici anche dell´attuale esecutivo comunale, che hanno testardamente sponsorizzato in campagna elettorale in cambio delle promesse fatte e mantenute di realizzare un teatro comunale da donare alla loro supervisione, della denominazione di Pignataro "paese della musica", e dell´ingente sostegno in termini di contributi economici alle loro realizzande iniziative - poiché si era opposto di ubbidire ai vertici editoriali, che intendevano a tutti i costi ospitare sulla rivista scritti di esponenti della giunta Magliocca. Il comunicato elenca un'altra serie di casi tra cui Giovanni Tridente, costretto alle dimissioni da Direttore Responsabile della Testata Giornalistica www.comunedipignataro.it, prodotto editoriale nato da una sua idea e per tempo organo imparziale e faro ininterrotto sulle problematiche della cittadina. Quando il Tridente ha visto che la linea del suo editore, Pietro Ricciardi, stimato informatico ma pessimo giornalista, propendeva indiscriminatamente verso il primo cittadino Magliocca, ha deciso di gettare la spugna evitando così di assistere alla decaduta morale, stilistica e contenutistica della testata da lui ideata e diretta. Il Ricciardi, oltre che a confermarlo attraverso le colonne di www.comunedipignataro.it, si è sempre mostrato fedele scudiero di Magliocca e ha fatto di tutto per intorbidire gli ambienti ove veniva partorita l´informazione pignatarese, gestendo un´attività redazionale parallela a quella del suo direttore. Oggi sembra che sia stato addirittura promosso quale addetto stampa del Sindaco; sue sono le numerose comunicazioni inviate anche ad altri organi di stampa provinciale e narranti i fasti del baronetto Giorgio Magliocca. In un simile contesto è divenuto del tutto impossibile fare informazione. Se non sei allineato sulle posizioni del sindaco rischi dunque il siluramento, forti pressioni psicologiche (attuate anche a mezzo dei familiari), denigrazioni pubbliche sventagliate da gente che si vende per pochi euro, minacce ed elargizione di denunce. Secondo il comunicato ci sarebbero anche delle indagini degli organi di polizia avviate in merito a pressioni sui giornalisti pignataresi.