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IL DOPPIO GIALLO DI ROMINA/ 7: DALLA FAMIGLIA L'INVITO AD EVITARE ILLAZIONI


Continuano ad aggrapparsi all'esilissimo filo della speranza i familiari di Romina Del Gaudio, la ragazza scomparsa il 4 giugno ad Aversa. Il cadavere ritrovato nel Casertano? "Né i carabinieri né nessun altro hanno la certezza che sia il suo", dice ai giornalisti Ciro Gallo, zio di Romina, che sostiene al braccio Grazia, la madre della giovane. Grazia e Ciro Gallo sono stati ascoltati ieri a lungo dai carabinieri, le cui indagini partono dalla ricerca di un movente. Si sono fatte tantissime ipotesi, da un omicidio camorristico ("Se Romina avesse frequentato qualche esponente della camorra lo avremmo saputo: è una ragazza dalla vita limpida", dice lo zio) fino a una vendetta proveniente dalla Germania, dove il padre della ragazza vive da anni ed è sotto inchiesta per truffa. Ciro Gallo parla sull'uscio della casa dove fino a circa due mesi fa ha abitato Romina. Dalla porta fa capolino Grazia, con gli occhi angosciati e spauriti. Ogni tanto annuisce alle parole del fratello, la persona in questo momento a lei più vicina. "Noi speriamo ancora - spiega lo zio - che il corpo trovato a Caserta non sia suo. I carabinieri non ci hanno detto nulla di definitivo; non ci hanno fatto vedere i vestiti trovati sul cadavere. Tutto ciò che sappiamo lo abbiamo appreso dai giornali". Insomma, l'assenza di un verdetto definitivo permette di non credere ancora alla morte di Romina. "Lo pensa tanta gente e noi ora viviamo attaccati a questa speranza". Gallo ha raccontato che ieri gli investigatori hanno voluto sapere che vita conducesse Romina, chi frequentava, se avesse avuto a che fare con gente poco per bene, per poter cercare, in attesa dei riscontri scientifici, una pista. "Si sono dette tante cose, si è parlato anche di un serial killer, ma sembrano solo sciocchezze", continua lo zio. "Abbiamo preso in considerazione anche l'ipotesi del collegamento con il tentativo di sequestro di una ragazza avvenuto il giorno prima e la somiglianza di uno dei presunti rapitori con un uomo che di tanto in tanto viene qui a casa". Si tratta, spiega Ciro Gallo, "di un emigrante che a Natale torna qui e porta dei soldi, 50 euro, a Romina, da parte del padre che sta in Germania e non può tornare. E' un uomo corpulento, come quello indicato nel caso di tentativo di sequestro. Ma è facile confondersi: in tanti si somigliano. D'altronde quelli che vengono qui sono tutti bravi lavoratori che a Natale tornano dalle famiglie".

 
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