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RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE M. PERRETTA: LE NEWS DI SETT-OTT 2023

ACI e ACI Storico protagonisti ad "auto e moto d'epoca" 26.10.2023 Sticchi Damiani: “Improrogabile l’aggiornamento della normativa sull’automobilismo storico. Bisogna distinguere le auto realmen-te storiche da quelle solamente vecchie”. L’Automobile Club d’Italia e ACI Storico sono protagonisti a “Auto e Moto d’Epoca”, in programma da oggi fino a domenica 29 ottobre alla Fiera di Bolo-gna. I visitatori della fiera rimarranno a bocca aperta nel padiglione 31, dove ACI e ACI Storico hanno allestito una mostra esclusiva dedicata alla Targa Florio e alle auto che ne hanno alimentato la leggenda. Come sempre, non mancheranno tan-ti eventi, incontri e presentazioni per tutta la durata della manifestazione. Tra le novità dello stand ACI, spiccano cinque avveniristici simulatori di guida e uno spazio dedicato alle tre nuove riviste edite dall’Automobile Club d’Italia: L’Automobile, L’Automobile Classica e YoungClassic. “Il mondo del motorismo storico ha bisogno di una normativa nuova al passo con i tempi - ha dichiarato il Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani nella ce-rimonia inaugurale della manifestazione - perché il Codice della Strada è fermo anacronisticamente da 31 anni riguardo la regolarizzazione di questo settore, all’interno del quale si è creato un regime di monopolio che dobbiamo superare per dare un futuro alla nostra tradizione, a vantaggio di appassionati ed opera-tori.” “Per onestà intellettuale - ha continuato Sticchi Damiani - dobbiamo distinguere i veicoli realmente storici da quelli solamente vecchi, inquinanti e insicuri. La Lista di Salvaguardia redatta da ACI Storico insieme agli interlocutori più accreditati di questo mondo rappresenta uno strumento di identificazione oggettiva a di-sposizione già oggi delle istituzioni, degli enti locali, dei collezionisti e del mondo economico dell’automobilismo storico”.

ACI: nasce la "Specialist Motorsport Academy" 17.10.2023 La scuola di formazione, un progetto chiave per lo sviluppo dell'automobilismo tricolore Per volontà dell’Automobile Club d’Italia, nasce la Specialist Motorsport Academy, scuola di formazione di alto profilo - gestita e diretta da ACI Sport - rivolta agli operatori del settore, con l’intento di accrescerne il livello professionale. “Senza clamore - ha spiegato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani - ma con l’attenzione, la cura e la cautela che, da sempre, adottiamo nel dar vita a tutti i progetti più rilevanti e significativi di ACI Sport, la Specialist Motorsport Academy comincia a muovere i suoi primi passi. Si tratta di un progetto destinato a ricoprire un ruolo chiave, sia nello sviluppo del motorsport tricolore che nella sua crescita a livello internazionale. In questa Accademia, verranno preparati operatori del settore, con l’intento di individuare e formare i futuri professionisti dei vari settori del motorsport”. Tre corsi di formazione: sportiva, tecnica, medica A dirigere l’Academy è stato chiamato Raffaele Giammaria, 46 anni, noto pilota nelle maggiori serie italiane e internazionali del Gran Turismo, campione italiano 2014, istruttore e direttore della Scuola Federale, nonché dal 2022 presidente della Commissione Karting ACI Sport. Tre, per ora, i corsi proposti: formazione sportiva (sotto la responsabilità di Alessandro Tibiletti), formazione tecnica (Roberto De Felice) e formazione medica (Saul Collini). Nell’ambito della formazione sportiva, domani, mercoledì 18 ottobre, alle 20.30 si terrà un corso on line per Commissari Sportivi. Sede dell’Accademia: impianto ACI Vallelunga La maggior parte dei corsi si terrà, in presenza, presso l’impianto ACI Vallelunga, che comprende il Circuito, il Centro Congressi, il Centro di Guida Sicura, aule e laboratori dedicati. Gli argomenti oggetto dei corsi riguardano: formazione sportiva: ordinamento sportivo, gestione personale e risorse, gestione criticità e interventi, documentazione pre e post evento; rapporti con le Autorità, ispezioni, allestimenti, omologhe e responsabilità; formazione tecnica: ordinamento sportivo, gestione personale e risorse, gestione verifiche tecniche, strumenti e analisi, omologazione vetture e componenti; formazione medica e di primo soccorso: ordinamento sportivo, gestione personale e risorse, gestione criticità e interventi, aspetti medici, tecniche e modalità di estricazione, corsi BLS e BLS-D per l’uso dei defibrillatori. L’obiettivo iniziale dell’Accademia è formare operatori che collaborino con ACI sui campi di gara tra Commissari Tecnici, Commissari Sportivi, Commissari di Percorso, Medici Sportivi e Assistenti alla Sicurezza.

ACI: usato in crescita nel mese di settembre ma in ennesimo calo le radiazioni
04.10.2023

Bilancio positivo a settembre per il mercato italiano dei veicoli di seconda mano. I passaggi di proprietà delle autovetture al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno registrato un aumento del 6% rispetto al mese di settembre 2022, che sale all’11% in termini di media giornaliera in ragione della presenza di un giorno lavorativo in meno. I dati mensili confermano che il mercato dell’usato continua a raccogliere più consensi rispetto al mercato del nuovo: per ogni 100 autovetture nuove a settembre ne sono state vendute 188 usate (182 nei primi nove mesi dell’anno).

Segno più anche per i passaggi netti di motocicli, che hanno archiviato un incremento del 7,7% rispetto al mese di settembre 2022, che anche in questo caso sale al 12,8% in termini di media giornaliera.

Per quanto riguarda le alimentazioni le preferenze dei consumatori, per l’ennesima volta, sono ricadute sui carburanti tradizionali (gasolio e benzina); la quota delle vetture ibride a benzina di seconda mano si è tuttavia attestata al 4,7%, con un incremento del 62,5%, mentre quella delle ibride a gasolio, anche se in crescita del 98,1%, raggiunge solo lo 0,8%, e quella delle elettriche, in crescita del 47,5%, non supera lo 0,6%. In aumento, infine, la quota delle vetture di seconda mano benzina/gpl (+12,3% e un’incidenza sul totale del 7,8%).

Nelle minivolture si confermano invece al primo posto le autovetture diesel (50,1% di quota a settembre, comunque in calo rispetto all’analogo mese del 2022, quando era il 52,1%). L’incidenza delle alimentazioni ibride a benzina sale invece all’8,3%, con volumi più che raddoppiati, oltrepassando per la prima volta quella delle bifuel benzina/gpl che si attesta al 7,2%.

Nei primi nove mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 i trasferimenti netti evidenziano aumenti del 6,6% per le autovetture e del 4,7% per tutti i veicoli, a fronte di un calo dell’1,4% per i motocicli.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it .

Prosegue anche a settembre la preoccupante crescita del parco circolante italiano. Le radiazioni di autovetture hanno registrato un decremento del 6,3% rispetto all’analogo mese del 2022 (determinato in particolare da un calo del 7,3% delle rottamazioni). Risultato migliore in termini di media giornaliera (-1,8%), ma pur sempre in terreno negativo. Il tasso unitario di sostituzione risulta pari a 0,64 nel mese di settembre (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 64) e a 0,62 nei primi nove mesi del 2023. In diminuzione anche le radiazioni di motocicli che hanno chiuso il bilancio di settembre con un calo del 7,8% (-3,4% in termini di media giornaliera).

Complessivamente da gennaio a settembre 2023 rispetto agli stessi mesi del 2022 le radiazioni hanno archiviato decrementi dell’8,1% per le autovetture, dello 0,1% per i motocicli e del 7,5% per tutti i veicoli.

ACI-ISTAT: incidenti, morti e feriti tornano a livelli pre-pandemia
10.10.2023

ACI-ISTAT: gli incidenti stradali 2022 nelle 107 province italiane
incidenti, morti e feriti tornano ai livelli pre-pandemia

165.889 INCIDENTI (454 al giorno) - 3.159 MORTI (8,7/g.) - 223.475 FERITI (612/g.)



VITTIME DELLA STRADA (Valori assoluti)

male: ROMA (+33), LATINA (+18), NOVARA E FOGGIA (+15)

bene: BRESCIA (-20), MODENA (-17), FORLI’-CESENA E VENEZIA (-16)



VITTIME DELLA STRADA (Percentuali)

male: ORISTANO (+180%), AOSTA (+150%), NOVARA (+79%)

BENE: VIBO VALENTIA (-67%), BIELLA (-63%), REGGIO CALABRIA E GORIZIA (-60%)



INDICE MORTALITÀ

più alto della media nazionale: MATERA, FOGGIA, NUORO, VERCELLI

più basso della media nazionale: SAVONA, PRATO, GENOVA, LA SPEZIA, MONZA BRIANZA, BIELLA, MILANO, GORIZIA



MOBILITÀ DOLCE

(Le differenze percentuali sono calcolate in rapporto al 2021)

MONOPATTINI: 2.929 INCIDENTI, 16 MORTI (+77,8%)

BICICLETTE: 15.981 INCIDENTI, 185 MORTI (-6,8%)

BICICLETTE ELETTRICHE: 1.113 INCIDENTI, 20 MORTI (+53,8%)

PEDONI: 18.384 INCIDENTI, 485 MORTI (+3%)



Nel 2022, sulle strade italiane, si sono registrati 165.889 incidenti con lesioni a persone (151.875 nel 2021, +9,2%; 172.183 nel 2019, -3,7%), che hanno causato 3.159 decessi (2.875 nel 2021, +9,9%; 3.173 nel 2019, -0,4%) e 223.475 feriti (204.728 nel 2021, +9,2%; 241.384 nel 2019, -7,4%). In media, rispettivamente, 454 incidenti, 8,7 morti e 612 feriti ogni giorno.

Le statistiche provinciali - elaborate da ACI e Istat - mostrano un ritorno dell’incidentalità stradale ai livelli pre-pandemia del 2019.

Rispetto al 2019 - anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 - 53 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 53, invece, tale numero è diminuito. In una sola provincia (Lodi), infine, il numero dei morti è rimasto stabile.



Province – percentuali - maggiore incremento vittime: Oristano (+180%), Aosta (+150%), Novara (+79%)
Oristano (+180%: 14 morti nel 2022, 12 nel 2021 e 5 nel 2019), Aosta (+150%: 10 morti nel 2022, 1 nel 2021 e 4 nel 2019) e Novara (+79%: 34 morti nel 2022, 19 nel 2021 e 19 nel 2019), le province con gli incrementi percentuali maggiori.
Le province di Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la Regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+44).



Province – percentuali - maggiore diminuzione vittime: Vibo Valentia (-67%), Biella (-63%), Reggio Calabria e Gorizia (-60%)
Viceversa, Vibo Valentia fa registrare -67% (3 morti nel 2022, 6 nel 2021 e 9 nel 2019), Biella -63% (3 morti nel 2022, 13 nel 2021 e 8 nel 2019), Reggio Calabria e Gorizia -60% (rispettivamente 10 morti nel 2022, 22 nel 2021 e 25 nel 2019 e 4 morti nel 2022, 10 nel 2021 e 10 nel 2019).



Province - valori assoluti - maggiore incremento vittime: Roma (+33), Latina (+18), Novara e Foggia (+15)
Roma (+33 morti), Latina (+18), Novara e Foggia (+15), sono, invece, le province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori di decessi sulle strade.

Province - valori assoluti - maggiore diminuzione vittime: Brescia (-20), Modena (-17), Forlì-Cesena e Venezia (-16)
Tra le province, Brescia (-20 morti), Modena (-17), Forlì-Cesena e Venezia (-16) sono quelle nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa del numero dei morti.



Regioni – percentuali - maggiore incremento vittime: Valle d’Aosta (+150%), Basilicata (+59%) e Sardegna (+41%)
Tra le Regioni italiane il più alto aumento in termini percentuali è stato rilevato in Valle d’Aosta, (+150%), in Basilicata, (+59%) ed in Sardegna, (+41%).



Regioni - percentuali - maggiore diminuzione vittime: Molise (-50%), Calabria (-29%) e Abruzzo (-24%).
Tre le regioni nelle quali si è verificato il maggiore decremento dei decessi: Molise (-50%), Calabria (-29%) e Abruzzo (-24%).

In Calabria, tutte le province tranne Cosenza (+5%) hanno fatto registrare decrementi di vittime - Catanzaro -50%, Crotone -8%, Reggio Calabria -60%, Vibo Valentia -67% - per un calo complessivo dei morti sulle strade del 29%.



Regioni – valori assoluti - maggiore incremento vittime: Lazio (+44), Sardegna (+29) e Puglia (+19)
Tra le Regioni il maggior aumento di vittime in valore assoluto è stato osservato nel Lazio, (+44), in Sardegna (+29) ed in Puglia (+19).



Regioni – valori assoluti - maggiore diminuzione vittime: Emila Romagna (-41), Lombardia (-36) e Calabria (-30)
Le Regioni con la più alta diminuzione di decessi in valore assoluto sono state Emilia Romagna (-41), Lombardia (-36) e Calabria (-30).



Indice di mortalità: in 13 province più del doppio rispetto al valore medio nazionale
In 13 province, l’indice di mortalità (morti per 100 incidenti) è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (1,90). Le situazioni più critiche a Matera (5,91), Foggia (5,18), Nuoro (5,15) e Vercelli (5,13).

Savona, Prato, Genova, La Spezia, Monza Brianza, Biella, Milano e Gorizia sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti.



Mobilità dolce: vittime in forte crescita tra monopattini (+77,8%) e bici elettriche pedoni (+53,8%). Diminuiscono (-6,8%) le vittime tra i ciclisti
Nel corso del 2022, sono deceduti 485 pedoni (+3% rispetto allo scorso anno), 205 ciclisti (-6,8%) – di cui 20 su bici elettrica (+53,8%) – e 16 conducenti di monopattino (+77,8%).
Nella provincia di Roma, il più alto numero di pedoni morti (56), seguita da Milano
(24), Napoli (23) e Torino (18).
Nella provincia di Padova il più alto numero di ciclisti morti (10), seguono Udine (9) e Milano, Venezia e Ravenna (8).
Dei 16 morti su monopattino, 4 sono concentrati nella provincia di Milano, 3 nella Provincia di Roma e 2 nella provincia di Torino. Insieme, totalizzano il 56% dei morti a livello nazionale.



Il Rapporto ACI-ISTAT sull'incidentalità stradale 2022 è disponibile online su:

https://www.aci.it/laci/studi-e-ricerche/dati-e-statistiche/incidentalita/la-statistica-istat-aci/2022.html
https://www.istat.it/

Incidenti Stradali nella Provincia di Caserta nel 2022: Dati Preoccupanti

Nell'anno 2022, la Provincia di Caserta ha affrontato una situazione preoccupante in termini di incidenti stradali, morti e feriti. I dati, riportati comune per comune, mettono in evidenza la necessità di rafforzare ulteriormente la sicurezza stradale e promuovere una guida responsabile in tutta la provincia.

Incidenti e Vittime

Un totale di 1.375 incidenti stradali si sono verificati nel 2022, coinvolgendo varie tipologie di strade, dalla zona urbana alle autostrade. Questi incidenti hanno purtroppo causato gravi conseguenze per i residenti della provincia. I dati indicano che:

Nella provincia di Caserta, 47 persone hanno perso la vita a seguito di incidenti stradali nel 2022.
2.101 persone sono rimaste ferite, alcune delle quali in modo grave.
Questi numeri richiamano l'attenzione sulle necessità di implementare ulteriori misure di sicurezza stradale per ridurre il numero di incidenti e vittime sulle strade casertane.

Analisi dei Dati Comunali

Esaminando i dati per ciascun comune della provincia, emergono alcune situazioni particolarmente critiche:

Aversa ha registrato il numero più elevato di incidenti (80), insieme al maggior numero di morti (2) e feriti (101) nell'anno 2022. Questo sottolinea la necessità di rafforzare la sicurezza stradale in questa area densamente popolata.

Altri comuni, come Maddaloni e Marcianise, hanno registrato numeri significativi di incidenti, con rispettivamente 95 e 123 incidenti, e 1 morto ciascuno.

La città di Caserta, il capoluogo provinciale, ha registrato il numero più alto di incidenti (129) e il secondo numero più alto di morti (1) dopo Aversa. La sicurezza stradale in una città così popolata dovrebbe essere una priorità.

Alcuni comuni, invece, hanno registrato un basso numero di incidenti, ma è comunque essenziale mantenere elevati standard di sicurezza.

La sicurezza stradale è una questione di estrema importanza per tutta la provincia di Caserta, non solo per ridurre il numero di incidenti e vittime, ma anche per promuovere una migliore qualità della vita. Campagne di sensibilizzazione, rafforzamento delle misure di controllo e miglioramenti infrastrutturali sono alcune delle azioni che potrebbero contribuire a migliorare la situazione.

È responsabilità di tutti i cittadini e delle autorità locali lavorare insieme per garantire strade più sicure e prevenire futuri incidenti. La sicurezza stradale dovrebbe essere una priorità costante per proteggere la vita e il benessere di tutti i residenti della provincia di Caserta.

 
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