nCaserta Sette - informazione - news - attualità - cronaca - sport - turismo - musica e arte - reggia di caserta - giornalisti - giornalismop - attualità - omicidi - rapine - storia di caserta - per caserta - in caserta - con caserta


Privacy Policy / Cookies


IL TG ON LINE E' OFFERTO DA


GUARDA QUI LE VIDEONEWS


TV LIBERE: GIORNALISTI DI CASERTA A MATRIX


Il Blog di Prospero Cecere


UFFICI STAMPA TOP TEN A CASERTA (New Entry)

  
  Collabora con Noi
  Per Aziende ed Enti
  La tua vicenda qui
  Archivio Giornali
  Gerenza
  Servizi Emittenti Tv
  Spot & Doppiaggi
  Archivio Servizi Tg
  I tuoi ricordi in Dvd
  Musica-Party-Sfilate
  www.sannioturismo.com



  Archivio news
  Argomenti
  Cerca nel sito
  Invia una news
  Lista iscritti
  Messaggi privati
  News
  Recommend_Plus
  Sondaggi
+++CRONACA E ATTUALITA' 24 ORE, CASERTA: LE NOTIZIE DI OGGI IN RETE +++

Caserta, 27 dicembre 2019 - Gdf scopre 80 furbetti del Reddito di Cittadinanza, tra loro ‘insospettabili’

Ci sono pizzaioli, camerieri, baristi, cassieri, addetti ad autolavaggi, operai tessili e calzaturieri, magazzinieri e muratori, ma anche una coppia di commercianti che vendeva abbigliamento con una partita iva chiusa, l’ex titolare di un noto caseificio e alcuni venditori ambulanti che sostano davanti alla Reggia di Caserta nell’elenco degli 80 furbetti del Reddito di Cittadinanza scoperti negli ultimi mesi dalla Guardia di Finanza di Caserta. L’ex titolare del noto caseificio, in particolare, fermato più volte a bordo di un potente e lussuoso Suv, aveva richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza in quanto nella domanda di sussidio aveva “dimenticato” di comprendere nel proprio nucleo familiare la moglie, titolare di redditi e intestataria di beni patrimoniali oltre i limiti massimi previsti dalla legge per poter accedere al contributo pubblico. Degli 80 furbetti, 64 illegittimi beneficiari sono stati denunciati alla magistratura, mentre nei restanti 16 casi è scattata nei loro confronti la segnalazione all’Inps per farli decadere dalla riscossione del contributo pubblico. Complessivamente sono stati 255 i componenti dei nuclei familiari oggetto di controllo, risultati aver illegittimamente richiesto e percepito il sussidio in parola per un danno alle casse dello Stato stimabile in oltre 200.000 euro, calcolando solamente le somme già materialmente percepite. L’attività di verifica si è avvalsa delle specifiche banche dati a disposizione. Oltre gli 80 furbetti, la Guardia di Finanza di Caserta ha scoperto altri 25 soggetti dediti alla vendita al minuto di sigarette di contrabbando; abbigliamento con marchi contraffatti e supporti magnetici in violazione ai diritti d’autore. Verbalizzato anche uno spacciatore di Capodrise trovato in possesso di mezzo chilo di hashish. Individuati diversi autisti “in nero”, mentre a riscontro di alcune segnalazioni sono stati sanzionati altri soggetti che avevano affittato, sempre “in nero” degli appartamenti, o che avevano omesso di segnalare nella richiesta di contributo la proprietà di alcuni beni immobili. ‘La provincia di Caserta – informa una nota della Guardia di Finanza – spicca a livello nazionale per numero di domande accolte rispetto al numero di residenti’.

Caserta, 30 dicembre 2019 giustizia, ex ministro Landolfi: ‘la mia è stata sentenza mascherata’

"Ho sempre avuto fiducia nelle istituzioni ma ad un certo punto ho dovuto ricredermi, poi per fortuna l’accusa infamante di camorra, è caduta. Non sono contento della condanna a due anni perché per me è un’assoluzione mascherata. Lo dico alla stampa perché svolge ruolo di mediazione con il popolo e la giustizia deve essere amministrata nel nome del popolo”. Lo ha detto oggi l'ex ministro delle Telecomunicazioni, Mario Landolfi, già esponente di An e Pdl, nel corso di una conferenza stampa convocata per sottolineare alcuni aspetti del suo caso giudiziario. “Siamo qui a rappresentare un caso personale, ma anche per difendere una storia politica l’ultimo ministro della provincia di Caserta, sono stato dirigente del partito che in Campania totalizzava il 51 per cento. Ho delle responsabilità politiche e di partito e con i cittadini quel partito che mi espulse per queste cose che mi sono successe” – ha aggiunto Landolfi. “Sì questa sentenza fa chiarezza mi ha liberato di questo macigno dell’accusa indicibile e di essere colluso con la camorra . Ho sempre avuto fiducia nelle istituzioni ma non sono contento della condanna a due anni perché per me è un’assoluzione mascherata. La giustizia di amministra nel nome del popolo, non in nome della corporazione giudiziaria. Siamo invece il popolo che ha condannato Enzo Tortora, che ha condannato l’uomo che ha catturato Riina. Nel caso mio – ha proseguito l’e ministro - vuol dire che sono stato condannato a due anni dopo due camere di consiglio in base alle dichiarazioni di un bugiardo che ha barattato la verità per la sua libertà. Ha detto 33 volte non ricordo. La giustizia del compromesso. Nel processo Cosentino era Cosentino e nel processo Landolfi il suo referente era Landolfi. La politica della corporazioni non può preveder che in teste vada a demolire altri processo, ma non è una giustizia in nome del popolo" ha concluso Landolfi. Con l’ex ministro c’era anche uno dei suoi avvocati, il penalista Michele Sarno, che ha sottolineato: "Siamo qui per amor della verità e della giustizia. Vogliamo evidenziare perché in certi momenti ci sono i toni roboanti quando ci sono aperture di indagini con i titoloni ad effetto e poi quando c'è l'assoluzione c'è solo un piccolo trafiletto su quella persona che era stata coinvolta ingiustamente. Mario Landolfi – ha proseguito il legale - ha mantenuto sempre un certo rispetto ne corso del processo, lo ha dimostrato soprattutto quando in maniera forte e decisa, ha rinunciato alla prescrizione. Perchè ha detto vooglio passare per la via principale visto la sua consapevolezza della sua innocenza. Dopo 12 anni è finalmente arrivata l'assoluzione perchè non c’è stato quell’intreccio tra politica e camorra, quell’architrave che si era costruito inizialmente. Valente, il suo accusatore – ha aggiunto Sarno - non è stato per nulla veritiero. Le sue dichiarazioni sono intervenute successivamente, dopo che era stato indagato ed aver conosciuto tutti gli atti processuali. Una vicenda complicata durata 12 anni a tal punto che il giudice, prima della sentenza, ha risentito Valente. Nel processo è venuto anche l’ex prm Cantone che ha confermato l’estraneità di Landolfi con gli affari illeciti della camorra. Andreotti si avvalse della prescrizione ma Mario Landolfi no. E’ stato assolto dall’accusa indicibile e di essere colluso con la camorra" ha concluso l’avvocato.

Caserta, 30 dicembre 2019 - corruzione di minore, scattano arresti domiciliari per un uomo

Un uomo di Macerata Campania (Caserta) è finito agli arresti domiciliari per corruzione di ina minorenne dopo la denuncia presentata dalla madre della piccola vittima di 12 anni che ha fatto scattare l’indagine della Procura della Repubblica di Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) delegata ai carabinieri. Nel corso delle indagini sono state acquisite le immagini captate da alcuni sistemi di videosorveglianza, oltre che elementi probatori acquisiti durante pedinamenti e la testimonianza di alcune persone. L’arresto è stato eseguito su provvedimento del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a distanza di 15 giorni dalla denuncia trattata come ‘codice rosso’. Caserta, 30 dicembre 2019 - Non accettava separazione, arrestato per atti persecutori contro la moglie

Un uomo con problemi di tossicodipendenza è stato arrestato dai carabinieri di Macerata Campania (Caserta), con l’ accusa di persecutori, violenza privata e violazione di domicilio, nei confronti della moglie dalla quale non accettava la separazione. Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) su richiesta della locale Procura della Repubblica. Con le sue attività persecutorie durate circa un anno, l’arrestato avrebbe ingenerato nella donna un perdurante e grave stato di ansia e paura, e costringendola a temere per la propria incolumità personale e per quella dei figli minori. La donna ha trovato il coraggio di denunciare gli abusi lo scorso novembre. Da un riscontro investigativo, i carabinieri hanno accertato le responsabilità dell’uomo.

Caserta, 30 dicembre 2019 – Si appartano con uomo per rapinarlo, fermati tre minori

Tre minori di 17, 16 e 14 anni sono stati raggiunti da un fermo eseguito dai carabinieri di Maddaloni (Caserta) dove si ipotizza l’accusa di rapina aggravata. Vittima, un uomo di 41 anni al quale hanno estorto 80 euro dopo averlo attirato in una trappola. L’uomo, aggredito fisicamente dal branco di minori utilizzando due bastoni legati da una catena, ha fatto ricorso alle cure mediche in ospedale dove gli hanno diagnosticato lesioni guaribili in 20 giorni. Il 41enne, mentre era a bordo della sua vettura, lungo una strada che collega Maddaloni con Cancello Scalo (Caserta) è stato avvicinato da uno dei ragazzini che con un espediente lo ha condotto in una zona periferica dove lo aspettavano gli altri due baby complici: qui, dopo un pestaggio, lo hanno costretto a consegnare 80 euro. La vittima ha riconosciuto i suoi aggressori da alcune foto che, insieme ad altri elementi acquisiti dai militari dell’Arma, hanno determinato il fermo della baby gang. I tre sono stati trasferiti al Centro di giustizia minorile di Napoli a disposizione del tribunale per i Minorenni.

 
· Inoltre Cronaca
· News di redazione


Articolo più letto relativo a Cronaca:
CASERTA, CUOCO UCCISO A TEANO: ESEGUITA AUTOPSIA

Punteggio medio: 0
Voti: 0

Ti prego, aspetta un secondo e vota per questo articolo:

Eccellente
Ottimo
Buono
Normale
Cattivo



 Pagina Stampabile  Pagina Stampabile

 Invia questo Articolo ad un Amico  Invia questo Articolo ad un Amico

www.casertasette.it