Aversa ha finalmente il suo piano regolatore. Dopo una seduta fiume
del consiglio comunale, durata dieci ore, l'amministrazione
Ciaramella dà il via libero all'importante strumento
urbanistico. Era il lontano primo marzo 1956 quando un decreto
ministeriale inseriva Aversa tra i comuni obbligati a redigere
il piano regolatore del territorio. "Dopo mezzo secolo -
commenta l'assessore all'urbanistica Isidoro Orabona - questa
amministrazione scrive una pagina di grande rilevanza nella
storia della città. Questa vittoria è tutta dovuta
all'intuizione politica del sindaco e della maggioranza che, con
coraggio, mettendo in gioco la propria credibilità
istituzionale, in sede di programmazione si impegnarono, davanti
alla cittadinanza tutta, affinché essa fosse dotata dei due
strumenti urbanistici di fondamentale importanza, il Prg e il
Prcs. Con l'atto di oggi si concretizza di fatto la parte più
corposa del programma in ambito urbanistico, si soddisfano le
aspirazioni di tanti cittadini, si onora l'impegno preso.
Attraverso questo documento si definiscono non solo le linee e
la tipologia di sviluppo urbano, ma anche e soprattutto si
delinea una previsione di crescita economica e produttiva: il
piano, infatti, è un vero e proprio catalizzatore delle
dinamiche economiche e sociali che definiscono l'identità
specifica del `sistema localé. Vogliamo uno sviluppo
sostenibile inteso come sviluppo che soddisfi i bisogni del
presente senza compromettere le possibilità ed i diritti delle
generazione future privilegiando, in antitesi con l'obiettivo
della crescita quantitativa, l'esigenza della crescita
qualitativa. Un Prg adatto alla fase storica attuale non può
essere un piano principalmente rivolto all'espansione urbana;
dovrà inserirsi in un nuovo scenario tale da permettere di
sostenere un percorso di crescita". "Oggi - commenta il
sindaco Ciaramella - ho mantenuto fede ad un impegno preso. Chi
non è in quest'aula ad approvare il Prg (il centrosinistra ha
abbandonato l'aula all'inizio della seduta consiliare) ha voluto
fuggire dalle responsabilità assunte nei confronti
dell'elettorato di riferimento. Se non avessimo approvato il Prg
in tempi utili, sarebbe ritornato in vigore il piano di
fabbricazione, con tutti i danni connessi alla caduta delle
norme di salvaguardia. Sarebbe facile ora fare polemica
ripercorrendo i dodici mesi di stillicidio subiti da
quest'amministrazione ad opera del centrosinistra. Con fatti
concreti, abbiamo dimostrato che le accuse fatte possono essere
inviate al mittente. Con l'atteggiamento di oggi, il
centrosinistra ha dimostrato tutta la sua volontà sul Prg. Ci
dicevano di trascurare gli strumenti urbanistici; ebbene, il 10
giugno e il 29 luglio rimarranno alla storia della città come
le date in cui sono stati varati due fondamentali strumenti
urbanistici, rispettivamente il Prcs e il Prg. Il centrosinistra
poteva destinare in altro modo i fondi spesi per affiggere
manifesti contro una presunta lentezza dell'amministrazione
nell'ambito urbanistico. L'oculatezza, inoltre, con cui sono
state discusse tutte le osservazioni e votate all'unanimità
dimostra che, sulle questione programmatiche fondamentali, il
centrodestra è uno, compatto ed unito". Dal punto di vista
tecnico, l'amministrazione Ciaramella ha dato il via libero al
piano già adottato, durante l'amministrazione Golia, il 24
gennaio 2001, con l'esame delle controdeduzioni alle
osservazioni. Le uniche osservazione accolte delle 184
presentate riguardano errori materiali e cartografici commessi
nella redazione del piano, le osservazioni relative ai lotti
edificati in regime di attuazione di concessioni edilizie, la
destinazione ad area verde del complesso della Maddalena,
proposta dal partito della Rifondazione Comunista. Ora lo
strumento urbanistico dovrà passare all'ente provinciale - il
sindaco ha già in agenda l'appuntamento per venerdì - e poi
alla Regione per diventare operativo.
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