Aversa (Caserta) - Il capitale di fondazione è di 2 milioni e 450 mila euro, i soci fondatori sono 218, il 40 per cento titolari di piccole o medie imprese, il 45 per cento di famiglie ed il 15 per cento di professionisti, tutti aversani, o con prevalente attività nella città normanna. I soci della banca dovranno essere in regola in tutto e per tutto con la legge. Sono queste alcune caratteristiche della Banca di Credito Cooperativo di Aversa, illustrate nel corso di un incontro con i giornalisti dal presidente del Consiglio di Amministrazione Errico Giuliano. "L'idea progettuale di una banca locale - ha spiegato - nasce dalla necessità che le banche siano attente alle esigenze dello sviluppo del territorio, ma soprattutto dalla convinzione e possibilità che l'Istituto di credito locale sia il vero ed unico motore di sviluppo dei sistemi economici territoriali anche nell'era della globalizzazione". La Banca che dovrebbe avviare l'attività agli inizi del prossimo anno ha la sede centrale ad Aversa ed sarà caratterizzata, ha aggiunto Giuliano, da una forte attenzione per il sociale, finanziando attività di restauro di monumenti, chiese; sostenendo l'attività sociale ed iniziative di solidarietà di associazioni di volontariato e della Caritas diocesana, momenti di studio su tematiche tributarie e finanziarie e sul mondo dell'impresa. Una Banca aversana mancava nella città normanna da circa 30 anni e, è stato sottolineato nel corso dell'incontro, l'obiettivo del nuovo istituto di credito, per il quale è stato scelto la forma di banca di Credito cooperativo a mutualità prevalente, punta fortemente a radicarsi sul territorio. (29 maggio 2004)
|