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MISSIONE DI PACE IN IRAQ: PARTITI I 102 BERSAGLIERI BRIGATA CASERTA


"Mio figlio non è alla sua prima missione all'estero: ogni volta che parte ci invita a stare tranquilli, ma come non si fa a non pensare che si troverà ad operare a migliaia di chilometri di distanza?". A parlare è la madre del fuciliere Luigi Liguori, 25 anni, uno dei 102 bersaglieri della brigata "Garibaldi" in partenza per l'Iraq dalla caserma "Ferrari Orsi" di Caserta. A seguire le fasi della partenza avvenuta oggi, tanti familiari radunati davanti alla caserma che i militari del reparto, composto tutto da professionisti, hanno lasciato dopo un lungo ed impegnativo periodo di addestramento in vista della missione oltre confine per i prossimi quattro mesi. La famiglia Liguori vive a Succivo, un centro dell'agro aversano. E per salutare Luigi - caporale in servizio permanente effettivo - oltre alla madre sono giunti anche il padre, il fratello e la fidanzata Maria che nel momento in cui Luigi varca il cancello verde della caserma "Ferrari Orsi" non riesce a trattenere le lacrime. La ragazza scappa in macchina mentre Luigi scompare dietro la pesante rete di recinzione. Da Napoli, per salutare Ivan, 22 anni, caporale in ferma breve, sono giunti la madre e i fratelli: "Mio figlio è stato anche in Kosovo, per circa quattro mesi - dice la madre - ma questa volta credo che si tratti di una missione molto più impegnativa. A dicembre terminerà la ferma triennale e lui è intenzionato a proseguire in servizio permanente effettivo". Ogni volta che il cancello verde della caserma "Ferrari Orsi" si spalanca per far uscire un mezzo militare per i familiari "é un tuffo al cuore". "Anche se i nostri ragazzi hanno cercato di tranquillizzarci - spiega una madre che parla quasi facendosi da portavoce del gruppo in attesa davanti al complesso militare - c'é sempre un pò di tensione. Saremo più sereni non appena saranno giunti in Iraq ed avranno modo di telefonarci". Le raccomandazioni ai ragazzi si sprecano ma quella più ricorrente è di non essere affatto "avari" col telefono: "Chiamaci appena puoi". Telefonini alla mano i genitori già aspettano qualche ora dopo i primi messaggi sms: "Mandami un messaggio non appena salirai sull'aereo". Lasciata la caserma "Ferrari Orsi" i familiari si sono messi in viaggio per raggiungere precipitosamente l'aeroporto militare di Capodichino dove i 102 bersaglieri della "Garibaldi" sono arrivati a bordo di due torpedoni: l'ultima occasione per salutare i ragazzi in partenza per Nassiriya.

 
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