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CRAC POLO DELLA QUALITA': INDAGATI 1 ARCHITETTO E 2 INGEGNERI (UNO EX SINDACO)

Marcianise / Napoli / Caserta, 7 gennaio 2013 (Casertasette) - Quattro arresti domiciliari (tra cui quello che vede destinatario Guglielmo Aprile, presidente del cda), due obblighi di dimora per altrettanti consiglieri e sedici persone indagate (quasi tutte di Napoli) oltre a due ingegneri (Pasquale Matronola, di Marcianise e Nicodemo Petteruti, di Caserta, ex sindaco del capoluogo) oltre a un architetto (Francesco De Cecio, di Capua). Sono le persone coinvolte nell'ambito del crac del Polo della Qualità di Marcianise, il centro del lusso, fallito qualche anno fa per una valanga di debiti e mai diventato operativo al cento per cento dopo una serie di eventi e manifestazioni tra cui l'inaugurazione con il presidente Giorgio Napolitano avvenuta nel 2007 insieme all'ex Governatore della Regione Campania Antonio Bassolino.
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli e dal sostituto Maurizio Giordano, hanno consentito di accertare che il default della società fallita ammonta a 120 milioni di euro e che, in maniera preordinata, per volontà di Guglielmo Aprile e di Francesco Di Gennaro, sia stata dapprima costituita una società ad hoc (la Fnuyo srl) con lo scopo di acquistare i suoli su cui sarebbe stato edificato il complesso commerciale del Polo della Qualità. Nell'ambito di tale operazione immobiliare la Fnuyo sel provvedeva a corrispondere ad altra società, controllata dallo stesso Guglielmo Aprire (la Spess spa, società sviluppo sud) un prezzo di acquisto dei terreni di gran lunga superiore a quello versato in favore di altri venditori, consentendo, in sostanza, alla controparte di lucrare un profitto di 3 milioni di euro. Acquistata la proprietà dei fondi su cui erigere il complesso destinato all'attività industriale e commerciale, i componenti del consiglio di amministrazione del Polo della Qualità affidavano fittiziamente alla stessa Fnuyo l'appalto per la realizzazione dei lavori, prevedendo quale corrispettivo la somma di 90 milioni di euro. Le indagini hanno, però, dimostrato come nelle casse di tale società siano confluiti pagamenti per 135 milioni di euro grazie anche al concorso dei direttori dei lavori nella liquidazione degli importi. Nonostante i maggiori importi corrisposti rispetto a quanto pattuito, la società appaltatrice provvedeva, mediamente una simulata controversia, a farsi riconoscere, in sede di arbitrato risultato irrituale, un ulteriore maggiore importo di 17.848.412 euro. Al fine di favorire ulteriormente la società appaltatrice e, quindi, lo stesso Guglielmo Aprile, suo dominus, i consiglieri del consiglio di amministrazione del Polo della qualità , nonostante il conclamato stato di decozione della S c a r l, realizzavano un'operazione di 'sale and leale back' dei beni immobili di uso comune, i cambio di un corrispettivo di 25 milioni di euro, in tal modo, realizzandosi, da un lato, pagamenti preferenziali a favore della società, e, dall'altro, ponendo in essere condotte distruttive del ceto creditorio. Nel corso dell'operazione di questa mattina sono state perquisizione le abitazioni degli indagati e gli studi professionali.
Dopo il fallimento deciso dal tribunale di Napoli (giudice Raffaele Sdino) la società è passata ai curatori: Avv. Prof.Michele Sandulli, Avv. Roberta Napolitano, Dott. Pasquale Menditto che hanno anche avviato alcune azioni legali e segnalato le operazioni, come prassi, alla procura. Tra gli indagati anche un beneventano, consigliere del Cda, di Colle Sannita e un dirigente di Mediocredito Centrale di Cremona. Decine i conti correnti accessi in diverse banche tra Caserta, Marcianise e Napoli dal Polo.

I nomi coinvolti:

Guglielmo Aprile, 60 anni di Napoli, presidente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Antonio Landolfi, 36 anni di Napoli, componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Renato Morelli, 85 anni, di Napoli, componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Alfredo Morelli, 49 anni, di Napoli, componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Gabriele Aprea, 54 anni, di Napoli, componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Giuseppe D'Errico, 50 anni, di Napoli, componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Raffaele Gallucci, 79 anni, di Aversa, componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Biagio Scognamiglio, 75 anni, di Napoli, componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Giovanni Iasiello, 70 anni, Colle Sannita (Benevento), componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Vincenzo Varriale, 49 anni, di Napoli, componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Riccardo Romano, 45 anni, di Napoli, componente del consiglio di amministrazione del Polo della qualità Francesco Pellone, 54 anni, di Napoli, consulente fiscale del Polo della Qualità Gennaro Ricci, 58 anni, di Napoli, direttore dei lavori appaltati del Polo della Qualità Nicodemo Petteruti, 74 anni, di Roccamonfina, direttore dei lavori appaltati da Polo della Qualità Francesco De Cecio, 68 anni, Capua, direttore dei lavori appaltati dal Polo della Qualità Pasquale Matronola, 53 anni, di Marcianise, direttore dei lavori appaltati dal Polo della Qualità Cesare Bertoli, 60 anni, di Napoli, amministratore di Fnuyo Michele Chianese, 55 anni, di Napoli, arbitro unico del lodo Polo della qualità Fnuyo Giuseppe Di Gennaro, 66 anni, di Napoli, comproprietario di Fnuyo Francesco Di Gennaro, 58 anni, di Napoli, comproprietario di Fnuyo Antonio Copetti, 54 anni, di Napoli, procuratore speciale di Mediocredito Centrale Spa Ivan Rossi, 61 anni, di Montodine (Cremona), procuratore speciale di Mercantile Leasing spa

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