Il cadavere trovato ieri sera, in avanzato stato di decomposizione, dai carabinieri nelle campagne ai confini tra Capua e S. Maria la Fossa, nel Casertano, è di una donna bianca, uccisa, secondo le risultanze dei primi accertamenti medico legali con due colpi di pistola alla testa. Sale dunque a quattro il numero delle donne uccise nel giro di un anno in una zona compresa tra Villa Literno e l'agro Aversano. La morte della donna, secondo gli investigatori, risalirebbe ad una quindicina di giorni fa. Il cadavere seminascosto dall'alta vegetazione è stato notato da un contadino. I carabinieri, hanno avviato le indagini per l'identificazione del cadavere anche attraverso l'analisi delle denunce di donne scomparse negli ultimi tempi nel Casertano e nel Napoletano estendendole anche tra le immigrate dell'est europeo, soprattutto prostitute, presenti in gran numero nell'agro aversano e sul litorale domitiano. Non si esclude che la donna possa essere stata uccisa in un luogo diverso dal ritrovamento del cadavere al fine di ritardarne la scoperta e, dunque, l'avvio delle indagini e non si esclude neanche che possa essere, come le altre giovani immigrate uccise nei mesi scorsi, una prostituta. In tal caso potrebbe essere presa in considerazione la presenza nella zona di un serial killer. I carabinieri non confermerebbero né escluderebbero questa ipotesi.