Napoli, 8 novembre 2013 (Casertasette) – I giudici della Terza Sezione Penale di Napoli (Presidente, Aldo Esposito, giudici a latere, Salvatore D'Ambrosio e Annamaria Casoria), hanno revocato la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di residenza disposta nei confronti di Vincenzo Nespoli (già Senatore della Repubblica del Popolo della Libertà e Sindaco della città di Afragola) nel maggio del 2010 dal gip Alessandro Buccino Grimaldi. Nei confronti di Nespoli fu emessa un'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nell'ambito del fallimento dell'Istituto di Vigilanza Privata «La Gazzella» perchè si riteneva che il politico, quale gestore di fatto, socio occulto e dominus della società avesse distratto ingenti somme di denaro dall'azienda per dirottarle in favore di una immobiliare che stava realizzando un grosso complesso edilizio in Afragola. L'ordinanza restò ineseguita a causa della mancata concessione dell'autorizzazione all'arresto da parte della Camera di appartenenza del Nespoli, fino a quando, in seguito alle elezioni politiche del 2013, con l'insediamento del nuovo Parlamento, ufficiali del Nucleo della Polizia Tributaria di Napoli, nel marzo scorso, gli notificarono, non più candidato, il provvedimento così sottoponendolo alla misura. Il tribunale innanzi al quale si sta svolgendo il processo per il reato di bancarotta fraudolenta, dopo circa un anno di dibattimento e dopo aver ascoltato tutti i testi dell'accusa ha revocato la misura dell'obbligo di dimora ritenendo ormai cessate le esigenze cautelari anche alla luce delle emergenze processuali che sino a questo momento non hanno ancora confermato l'ipotesi dell'accusa. Il provvedimento di revoca è stato depositato il 7 novembre scorso. La difesa è rappresentata dagli avvocati Rosario Pagliuca e Salvatore Pane.