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CASERTA, OPERAZIONE POLIZIA-GDF: PIZZO ANCHE A DITTA CHE APPALTO' CASERMA

Caserta, 16 maggio 2012 (Casertasette) - La Squadra Mobile di Caserta ha eseguito un'ordinanza cautelare in carcere nei confronti di venti persone ritenuti elementi di spicco e affiliati al clan Belforte di Marcianise (Caserta). Nell'operazione battezzata "Officina del crimine" é impegnata anche la Guardia di Finanza del Comando provinciale che sta eseguendo un decreto di sequestro di beni mobili e immobili, per circa un milione di euro riconducibili agli indagati e ai loro familiari. I reati contestati, tutti aggravati dal metodo mafioso, sono estorsione, possesso d'armi e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Nell'inchiesta della Dda figura anche l'impresa a cui era stata appaltata la realizzazione della sede del comando dei vigili urbani di San Nicola la Strada (Caserta) tra quelle a cui il clan Belforte di Marcianise chiedeva il pizzo. La circostanza è stata accertata nel corso delle indagini eseguite dalla squadra mobile di Caserta - diretta dal vice questore aggiunto Angelo Morabito - e coordinate dalla Dda di Napoli. Decine gli episodi di estorsione nei confronti di imprenditori e commercianti accertati. Il gruppo Belforte, inoltre, gestiva in maniera monopolistica il traffico di stupefacenti nel comprensorio di Caserta e nei comuni limitrofi. I refenti della cosca impegnati nell'attività di spaccio versavano al clan 50 mila euro mensili.

Sequestro droga e redditi spoporzionati Nel corso delle indagini della squadra mobile di Caserta - che oggi ha portato all'arresto di 19 affiliati ed elementi di vertice del clan Belforte di Marcianise (Caserta) - sono stati sequestrati circa due chilogrammi di droga. L'operazione "Officina del crimine" ha visto anche l'impiego della Guardia di Finanza del comando provinciale di Caserta che ha eseguito, in varie località del Casertano, il sequestro di quattro abitazioni, vari terreni, 110 conti correnti bancari, ditte individuali e quote di una società edile per un valore complessivo di un milione di euro. I sequestri sono stati effettuati - riferisce una nota del procuratore aggiunto della della DDA di Napoli Federico Cafiero de Raho - al termine di indagini della GdF nei confronti di 40 nuclei familiari al fine di aggredire beni e capitali risultati di un valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Gli arrestati sono Giovanni Anziano, Antonio Bruno, Concetta Buonocore, Rosa Caserta, Michele Cioffi, Francesco Correra, Franco Cortese, Agostino De Rosa, Antonio e Fulvio Della Ventura, Caterina Di Vico, Angelo Feola, Michele Fiorillo, Pasquale Mandato, Vincenzo Mataluna, Mario Palladino, Armando Santonicola e Lorenzo Valentino.

Summit di camorra in officina

Delle venti ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Napoli su richiesta dalla DDA nei confronti di esponenti e affiliati al clan Belforte di Marcianise (Caserta) la squadra mobile di Caserta finora ne ha eseguite diciannove. Le indagini che hanno portato, stamani, all'operazione "Officina del crimine", sono scaturite da un tentativo di estorsione nei confronti di un imprenditore che aveva avviato un cantiere edile a Caserta. Gli investigatori riuscirono a individuare uno degli emissari del clan, Massimo Belgiorno, titolare di un'officina meccanica di San Nicola la Strada, nel Casertano, e dalle successive intercettazioni ambientali fu scoperto che proprio in quel locale si svolgevano summit di camorra durante i quali venivano pianificate le attività criminali dei Belforte tra il 2007 e il 2008, tra cui raid estorsivi e anche tutte le attività legate alla fiorente attività di traffico di stupefacenti tra cui cocaina, crack e hashish. Uno degli arrestati, Vincenzo Mataluna, è stato arrestato dagli agenti della Mobile in flagranza: i poliziotti, infatti, hanno trovato hasish nascosto nella federa di un cuscino durante la perquisizione della sua abitazione a Maddaloni.

 
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