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CAMPANIA, CASERTA: CRONACA E ATTUALITA'. I FATTI DEL GIORNO

LAVORO: ACMS, RIMOSSO PRESIDIO DEI LAVORATORI

Caserta, 2 aprile 2012 (Casertasette) - I lavoratori dell'Acms hanno rimosso il presidio effettuato oggi davanti alla sede della provincia di Caserta in corso Trieste. Anche i due dipendenti saliti sul tetto del palazzo ubicato di fronte sono scesi sospendendo la protesta sebbene dai vertici tenutisi in Regione non sia giunta alcuna novità sul futuro dell'azienda. Domani intanto all'assessorato regionale ai Trasporti si terrà una riunione per verificare se è possibile pagare ai lavoratori le spettanze relative al mese di marzo. E in mattinata i dipendenti scenderanno di nuovo in strada per un corteo che partirà dalla piazza antistante la stazione ferroviaria. Dopo oltre cinque ore di protesta, i lavoratori dell'Acms, azienda di pubblica trasporti dichiarata fallita il 23 marzo scorso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, non avevano ancora rimosso il presidio all'esterno della sede della Provincia di Caserta in corso Trieste; due addetti sono sempre sul tetto dello stabile ubicato di fronte alle sede dell'ente e hanno dichiarato di non voler scendere fin quando non ci saranno notizie chiare sul futuro dei 458 dipendenti. In Regione sono in corso vari incontri tra le parti politiche e i sindacati. Sul tavolo le proposte di due aziende private di trasporti, entrambe del casertano, la Clp, disposta ad assumere solo 260 lavoratori, e la Ccm, un consorzio di 18 aziende, che di ex addetti Acms ne vorrebbe 251. Ironia della sorte, proprio questa mattina, i dipendenti dell'Azienda Trasporti Campani, con sede a Vitulazio (Caserta), impresa facente parte proprio del Consorzio Ccm, hanno occupato la statale Appia perché senza stipendio da quattro mesi. Un episodio che i dipendenti dell'Acms hanno richiamato per rafforzare il proprio no alla privatizzazione del servizio. In vari striscioni affissi davanti al portone della sede della Provincia, rimasto chiuso tutta la mattina, c'era scritto. "Contro la privatizzazione. Lavori Si! Camorra No! Uniti si vince". A firmare gli slogan il neonato "Comitato di Lotta per l'Acms". "Il servizio deve restare pubblico - ha affermato il dipendente nonché delegato Faisa-Cisal Ciro Castiello - dei privati non ci fidiamo; non solo non pagano gli stipendi o lo fanno in ritardo, ma non sappiamo chi sono e chi li finanzia. Bisogna stare attenti alle infiltrazioni. L'unica azienda in Campania in grado far ripartire il servizio in provincia di Caserta è la Ctp (Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli, ndr); ha i mezzi e le risorse necessarie".

INCIDENTI LAVORO: SI RIBALTA TRATTORE, MORTO NEL CASERTANO

Caserta, 2 aprile 2012 (Casertasette)- Un agricoltore di 80 anni, Antonio Altieri, è morto schiacciato dal suo trattore mentre percorreva a bordo del mezzo un fondo di sua proprietà, in località Pantano nel comune di Fontegreca (Caserta). Secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese giunti sul luogo in seguito all'allarme dato dalla moglie della vittima, Altieri avrebbe perso il controllo del trattore in un tratto in discesa rimanendo incastrato sotto il veicolo che intanto si era ribaltato. E' morto poco dopo l'incidente.

PASQUA: REGGIA CASERTA APERTA CON GLI ABITUALI ORARI

Caserta, 2 aprile 2012 (Casertasette)- Nel giorno di Pasqua la Reggia di Caserta resterà aperta con gli abituali orari di visita, ovvero gli appartamenti storici dalle 8.30 alle 19, il parco dalle 8.30 alle 17. Lo ha reso noto con un comunicato l'ufficio stampa della Sovrintendenza ai Beni Culturali in vista del gran numero di turisti previsto per le prossime festività. Per Lunedì in Albis e per giovedì 12 aprile, saranno invece aperti gli appartamenti con orario prolungato però dalle 8 alla 20 mentre il parco resterà invece chiuso in entrambi i giorni. E' stata infine confermata per martedì 10 aprile la giornata di riposo settimanale della Reggia.

RAPINA DA 180MILA EURO A UFFICIO POSTALE NEL CASERTANO

Caserta, 2 aprile 2012 (Casertasette)- Rapina da 180mila euro all'ufficio postale di Pignataro Maggiore, nel Casertano. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sulla base delle testimonianze raccolte tra i dipendenti, ad agire sarebbe stato un bandito con il volto coperto e armato di pistola, entrato da una finestra del bagno dell'ufficio cui, nella notte o comunque nei giorni scorsi, erano state segate le sbarre di protezione. Il rapinatore ha colpito intorno alle 8, quando il locale era ancora chiuso al pubblico, subito dopo l'arrivo del furgone blindato che aveva consegnato i soldi per il pagamento delle pensioni e prima che il danaro venisse depositato nella cassaforte. E' poi fuggito su un'auto, di cui non sarebbe stato indicato il tipo, guidata da un complice.

AMMINISTRATIVE: POLVERINO, BENE LISTE APPOGGIO A PDL

Caserta, 2 aprile 2012 (Casertasette)- "Sono particolarmente soddisfatto dal lavoro svolto in occasione della prossima tornata elettorale amministrativa che vedrà in numerosi Comuni della provincia di Caserta liste di appoggio al Pdl e ai candidati sindaci del Pdl. Sono certo che, come accaduto per la straordinaria vittoria dello scorso anno nel capoluogo di Terra di Lavoro le liste "Più" sapranno dare un contributo essenziale aggregando uomini e donne che, pur non rientrando nella lista Pdl, ne condividono progetti ed ideali". Lo afferma il consigliere regionale del Pdl, Angelo Polverino. "In queste ore saranno presentate ufficialmente le liste "Valle di Maddaloni Più", "Pietramelara Più", "Dragoni Più" e "San Gregorio Matese Più". E anche in grossi Comuni non chiamati al voto in questa tornata elettorale come Caserta, Marcianise e S. Nicola La Strada e tanti altri, le liste "Più" continuano a lavorare sul territorio il linea con l'azione politica del Pdl che sostengono sempre con lealtà e convinzione. Del resto la partecipazione delle liste "Più" a questa competizione elettorale è frutto delle indicazioni nazionali espresse dal presidente del partito Silvio Berlusconi e dal coordinatore nazionale Angelino Alfano, rimarcate a livello regionale del coordinatore Nitto Palma per rafforzare il Pdl e il centrodestra che già governa molte Province e Comuni della Campania", conclude Polverino.

ETERNIT: PROTESTE FAMILIARI VITTIME DAVANTI TRIBUNALE NAPOLI. CONTRO RINVIO PROCESSO ATITECH. PRESENTATA DENUNCIA SU BAGNOLI

Caserta, 2 aprile 2012 (Casertasette)- Un centinaio di persone, familiari di lavoratori esposti all'amianto - deceduti per asbestosi e mesotelioma e per altri tumori correlati - hanno protestato oggi davanti al Tribunale Penale di Napoli contro il rinvio del processo Atitech al prossimo 8 giugno. Presentata anche una denuncia sul caso Eternit di Bagnoli. Alla manifestazione ha preso parte il presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni, avvocato difensore dei familiari delle vittime e, per l'Osservatorio Nazionale Amianto (Ona), l'avvocato Paola Primon, componente dell'ufficio legale dell'Osservatorio, che si è costituito parte civile. Numerosi i familiari di lavoratori deceduti della Firema di Caserta, dell'Eternit di Bagnoli e dell'Isochimica di Avellino, che hanno chiesto giustizia e la bonifica dei siti contaminati. Pasquale Falco, coordinatore del Comitato Vittime Amianto Eternit Bagnoli dell'Osservatorio Nazionale Amianto, ha depositato un voluminoso carteggio rivolto ai procuratori della Repubblica di Napoli e Torino, e al procuratore generale di Torino, per chiedere giustizia per il padre, deceduto per mesotelioma lo scorso 20 febbraio. Il suo caso è stato dichiarato prescritto dal Tribunale di Torino una settimana prima del decesso.

QUARANTOTTENNE LADRO DI BICICLETTE ARRESTATO NEL CASERTANO FORZA SERRANDA GARAGE MA VIENE SORPRESO DA PROPRIETARIO.

Caserta, 2 aprile 2012 (Casertasette)- Si era introdotto in un garage per rubare una bicicletta ma è stato sorpreso dal proprietario e poco dopo arrestato dai poliziotti della Questura di Caserta. E' finito così in carcere per tentato furto aggravato il quarantottenne Pietro Romanizzi, a suo carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. L'uomo, ieri pomeriggio alle 16, ha forzato la serranda di un garage in via Fonton; l'eccessivo rumore provocato ha richiamato l'attenzione del proprietario che lo ha sorpreso proprio mentre cercava di portare via la bici; Romanizzi ha provato a fuggire ma poco dopo é stato intercettato dagli agenti della squadra volante guidati da Riccardo Di Vittorio, nel frattempo inviati sul posto dalla sala operativa.

TRASPORTI: TAVELLA (CGIL), REGIONE CONVOCHI TAVOLO SU CRISI

Napoli / Salerno, 2 aprile 2012 (Casertasette)"Nelle ultime settimane abbiamo registrato il fallimento di due aziende di trasporto pubblico in altrettante città capoluogo della regione, Caserta e Salerno. Questo rivela una situazione di difficoltà, di inefficienza e di complicata gestione che ha caratterizzato gli ultimi anni". E' quanto afferma il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella, secondo il quale "il taglio operato da Trenitalia su alcune tratte è in sintonia con una politica che non ha risparmiato, nel Napoletano, gli utenti della Circumvesuviana, protagonisti di una giustificata e rabbiosa protesta per il disagio comportato dal ridimensionamento delle corse". "C'é quindi - aggiunge - un allarme generale e una condizione di ingestibilità. Paradossalmente, all'indebolimento della rete del trasporto pubblico si aggiungono a Napoli misure di limitazione del traffico urbano che presupporrebbero, al contrario, un rafforzamento sia dei parcheggi di scambio, sia di servizi pubblici. Si somma, a tutto questo, una situazione di esposizione debitoria delle aziende partecipate della Regione, alle quali sembrerebbe che la stessa Regione non riconosca una parte sostanziale di crediti maturati per centinaia di milioni di euro". "Quest'ultimo aspetto - conclude Tavella - potrebbe nelle prossime settimane aggravare ancora di più la situazione. Appare necessaria, quindi, la convocazione di un tavolo regionale che coinvolga le confederazioni per affrontare questa delicata situazione".

FRODI: TRE MLN EURO IVA EVASA NEL CASERTANO, QUATTRO ARRESTI OPERAZIONE GDF: AI DOMICILIARI IMPRENDITORI CAMPANI E LOMBARDI

Caserta, 2 aprile 2012 (Casertasette)- Attraverso fittizie società estere riuscivano a evitare il pagamento dell'Iva sugli acquisti di detersivi, che poi venivano rivenduti in nero ai dettaglianti. Una frode da oltre tre milioni di euro è stata scoperta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta che questa mattina hanno eseguito quattro misure cautelari agli arresti domiciliari emesse dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico di quattro imprenditori campani e lombardi. Si tratta di C.G., di 43 anni, residente a Casoria (Napoli), Z.C., 44 anni di Napoli, P.G. di 78 anni residente a Paterno Dugnano (Milano) e C.G., settantacinquenne di Iseo (Brescia). A carico di quest'ultimo anche il divieto temporaneo di esercitare l'ufficio direttivo di persone giuridiche od imprese. In totale, hanno accertato gli investigatori diretti dal colonnello Gaetano Senatore, l'emissione e l'uso di fatture per operazioni inesistenti si aggirerebbe sui 15 milioni di euro. L'inchiesta è partita dopo una verifica fiscale nei confronti di una società di distribuzione all'ingrosso di detersivi con sede a Sant'Arpino (Caserta), individuata attraverso apposite analisi di rischio; le anomalie riguardavano, in particolare, la documentazione rilasciata da un'impresa rumena, acquirente degli stessi prodotti, esenti da iva trattandosi di acquisti intracomunitari, smerciati invece dall'azienda caserta na. Il sistema truffaldino era stato ideato dai fornitori, operanti nel Nord Italia, e dai distributori residenti al sud: un sistema basato sulla creazione di società estere, in Romania e in Grecia, e di altrettante imprese italiane con la stessa denominazione. Le prime in realtà erano "scatole vuote" prive di mezzi, di personale e di attrezzature - destinatarie solo documentalmente delle forniture di merci italiane ma di fatto gestite dagli stessi organizzatori tramite "teste di legno". Gli operatori del nord Italia, hanno accertato i finanzieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, fornivano ingenti quantitativi di merci alle società straniere ed emettevano le relative fatture senza applicazione dell'Iva, dal momento che in caso di acquisti intracomunitari l'imposta la paga l'azienda di destinazione della merce; i prodotti però restavano in Italia per essere consegnati ai grossisti. I pagamenti delle merci acquistate in nero avvenivano in contanti per non lasciare traccia delle operazioni commerciali. I prodotti venivano, poi, distribuiti ai rivenditori al dettaglio, creando un vero e proprio sistema di mercato parallelo, integralmente sommerso. In tal modo, l'organizzazione riusciva a garantirsi l'acquisto all'ingrosso di prodotti a prezzi sensibilmente inferiori ai valori di mercato, poiché non gravati da Iva in quanto relativi a cessioni di beni non imponibili.

LAVORO: PROTESTE NEL CASERTA NO, PER UN'ORA BLOCCATA SS APPIA DOPO OK A INCONTRO IN PREFETTURA RIMOSSO PRESIDIO

Caserta, 2 aprile 2012 (Casertasette)- - Un gruppo di alcune decine di dipendenti dell'Azienda Trasporti Campani, società che gestisce tredici autolinee in concessione per conto della Regione Campania e della Provincia di Caserta, questa mattina ha bloccato la strada statale Appia nel comune di Vitulazio nel casertano. La protesta è scattata a seguito della mancata corresponsione dello stipendio creando parecchi disagi alla circolazione e alcuni chilometri di coda. Dopo oltre un'ora il blocco è stato rimosso a seguito della convocazione di una riunione in prefettura.

CAMORRA: 20 ARRESTI CLAN A MONDRAGONE, RUOLO DONNE. CLAN INVESTIVA IN ARMI PROVENTI TRAFFICO DROGA

Gestiva una fiorente piazza di spaccio, dalla quale ricavava importanti guadagni, il clan Fragnoli-Pagliuca di Mondragone, decapitato oggi da una operazione dei Carabinieri che ha portato in carcere venti elementi di vertice della cosca, tra cui figurano anche tre donne. Cocaina, hashish e marijuana che il clan vendeva in tutto l'alto casertano, e anche nel basso Lazio, difeso da una santa Barbara scoperta dai militari dotata di mitragliatrici, pistole, fucili e bombe a mano da guerra. Nelle casse del clan confluivano anche i proventi derivanti dalla creazione e dal mantenimento di un mercato monopolistico nel settore delle onoranze funebri: poteva lavorare una sola ed unica ditta collegata al clan. Stroncato il tentativo di un piccolo imprenditore di affacciarsi nel settore: è stato minacciato e malmenato fino a fargli cambiare idea. In mattinata la traduzione degli arrestati presso i vari carceri campani. Nel corso delle indagini che hanno portato oggi alla notifica di una ventina di ordinanze di custodia cautelare ad esponenti della criminalità organizzata di Mondragone (Caserta ) sono state sequestrate cinque pistole semiautomatiche, un Kalashnikov, due mitragliette Uzi, tre bombe a mano di fabbricazione sovietica, due fucili semiautomatici e un fucile a canne mozze. Gli arrestati, infatti, investivano nell'acquisto di armi da guerra i proventi di un fiorente spaccio di stupefacenti in Campania e nel basso Lazio. Con le armi si garantivano poi il controllo assoluto del territorio. Particolarmente rilevante è considerato dagli investigatori il ruolo delle donne del clan, soprattutto Gessica Di Marco e Anna Krystina Ogiela, alle quali era affidata la custodia delle armi. Durante la detenzione dei mariti veniva loro corrisposto lo "stipendio" spettante agli uomini: 600 euro al mese. "Le imputazioni - scrive nell'ordinanza il gip Emilia Di Palma - dimostrano l'estrema gravità della condotta posta in essere dagli indagati, che hanno letteralmente occupato una gran parte della zona di Mondragone, e vi spadroneggiano in armi, che detengono numerose. Anche se i diversi sequestri sono stati effettuati nei confronti solo di alcuni degli stessi, dal momento che la tecnica utilizzata è quella di nascondere le armi e le munizioni in abitazioni o terreni abbandonati, comunque nella disponibilità e sotto diretto controllo del clan, le intercettazioni riportate nel corpo della richiesta non lasciano dubbi circa la disponibilità di armi che vengono utilizzate con l'obiettivo di intimorire e di risolvere conflitti". Vicenda caro racket caro estinto

Le indagini sui gruppi criminali di Mondragone (Caserta) che hanno portato oggi alla notifica di una ventina di ordinanze di custodia cautelare hanno consentito di fare luce anche su un episodio di racket del "caro estinto". E' emerso in particolare che uno degli arrestati, Michele Pagliaro, titolare di un'impresa di pompe funebri, aveva chiesto l'intervento di affiliati al clan camorristico dei La Torre per convincere un concorrente a non avviare un'attività commerciale nel suo stesso settore. Il concorrente, Giancarlo Pagliaro, ha tuttavia registrato i colloqui con i taglieggiatori e li ha consegnati ai carabinieri. La vicenda è ricostruita nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Emilia Di Palma su richiesta del pm Catello Maresca. In un primo momento, Michele Pagliaro aveva affrontato direttamente il concorrente omonimo: "Ti rendi conto di quello che stai facendo? Ti stai mettendo in un meccanismo che tu non c'entri niente; il paese di Mondragone è mio!". Successivamente aveva fatto intervenire Aldo e Pasquale La Torre, esponenti dell'omonimo clan camorristico, e il loro affiliato Roberto Pagliuca. Nel corso di una conversazione registrata dalla vittima, i tre avevano fatto pressioni per indurlo a desistere: "Tu ti vai a comprare una macchina nell'autosalone senza patente. E' come se si stesse aprendo la chiesa senza del prete, perché tu non sei prete, senza l'assenso del vescovo Lo fai, per l'amore di Dio lo fai! Perderemo tutta la stima tutta l'amicizia lo sai perché? Non porterà a niente non è una pianta che non porta il peperone, bello, lo sai perché? Non può crescere!"

 
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