Un agente della polizia penitenziaria, Giancarlo Rossetti, di 38 anni, di San Prisco (Caserta), esasperato per il mancato accoglimento di sue denunce in cui accusa alcuni vicini di abusi edilizi, si è barricato in casa, ha lanciato dalla finestra oggetti, ha sparato colpi di pistola (andati a vuoto) e minacciato anche il suicidio se non fosse riuscito a parlare con un giudice. L'uomo è stato convinto a scendere e a consegnarsi ai carabinieri dopo una lunga trattativa. L'agente penitenziario si è arreso dopo avere ottenuto l'assicurazione che le sue denunce sarebbero state scrupolosamente esaminate, prima dal sostituto procuratore Donato Ceglie e poi dallo stesso procuratore, Mariano Maffei. Rossetti, in servizio a Napoli nel penitenziario di Secondigliano, è quindi uscito dalla sua abitazione ed è stato fermato: la sua posizione è ora al vaglio della magistratura. La pistola d'ordinanza con la quale ha esploso alcuni colpi è stata sequestrata.
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