Il tribunale del Riesame di Napoli, ottava sezione, in composizione di Appello, ha rigettato l'impugnazione del pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Alessandro D'Alessio che si era opposto, quasi due mesi fa, sulla concessione degli arresti domiciliari concessi dal gip Raffaele Piccirillo all'editore definito occulto del Corriere di Caserta, Maurizio Clemente. L'udienza si è tenuta lo scorso 14 maggio mentre la decisione è stata depositata poche ore fa. Come si ricorderà, Clemente, accusato di estorsione a mezzo stampa, aveva beneficiato degli arresti domiciliari in provincia di Campobasso dopo quattro mesi di detenzione tra Santa Maria Capua Vetere e Torino. Da quando l'editore si trova agli arresti domiciliari, fa notare qualche addetto ai lavori, la stampa concorrente, soprattuto locale, non sembra però essere più interessata alla vicenda di Clemente in passato cavalcata per mesi. Nei prossimi mesi sarà interessante seguire il processo a carico dell'editore del Corriere di Caserta nel quale, non è escluso, sfileranno imprenditori, politici, persone e giornalisti sentiti nelle more dell'inhciesta o citati nel corso degli interrogatori dell'editore coindagato insieme ad altri nell'ambito di diversi filoni.