“Gli organizzatori e la direttrice del ‘Settembre al Borgo’, Giuliana De Sio, devono sapere a chiare lettere che l’associazione non ci sta e che, al di là degli sbuffi e degli spettacoli ‘incartati’ all’ultimo momento e non legati assolutamente al territorio anche per assenze artistiche casertane o altro, non possono trovare più accoglimento. Né si può accettare una ricaduta di questi spettacoli sul solo periodo programmato”. Lo riferisce – in una nota – il prof. avvocato Ciro Centore, presidente dell’associazione “I Giullari” di Casertavecchia (Caserta) all’indomani delle preoccupazioni degli operatori locali che, nell’imminenza della presentazione del prossimo cartellone della kermesse nazionale, chiedono di essere maggiormente rappresentati ed un maggiore vantaggio economico. “Preoccupazioni – aggiunge Centore – condivise peraltro dall’assessorato competente”. Il presidente de “I Giullari” punta il dito anche sulla Regione Campania che “confeziona e scartoccia una rassegna sul tavolo ‘medievale’ di Casertavecchia disattendendo una cultura casertana che, anche e soprattutto in questo Borgo, si è appuntata e cristallizzata nell’ambito dell’associazione ‘I Giullari’ e che ha tentato e tenta ancora in piena autonomia, di proporre, recuperare ed esaltare non le consuete attività tradizionali locali ma prevalentemente quei valori che hanno trovato espressione, sin dall’anno Mille, in una cittadella che non ha pari per la bellezza architettonica e che ha materializzato sempre la presenza di questi valori”. “La popolazione – conclude Centore – è stanca di sentirsi dire le solite e trite parole, di vedersi caricata di eventi che nulla aggiungono a quel che già si vede in giro, di manifestazioni che lasciano sul territorio soltanto quattro battute, il più delle volte, se non sempre, scollegate e che fungono da riempitivo per qualche serata campestre”.