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INCHIESTA BENI A PIGNATARO MAGGIORE: ERA STATO CHIESTO ARRESTO ANCHE PER ALTRI

Il sindaco di Pignataro Maggiore, Magliocca, dimessosi nel giorno dell'arresto e in sciopero della fame e della sete


CASERTA, 14 MARZO 2011 (Casertasette) - Nell'inchiesta che ha portato l'altro giorno all'arresto del sindaco (dimissionario) di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, c'era un ordine di cattura anche per gli altri coindagati (rimasti tali) tra cui Arturo Gigliofiorito (responsabile associazione Mondotondo) ma il gip - con un giro di motivazioni - ha escluso le accuse mosse dai pm antimafia, così come riferisce oggi il quotidiano Il Mattino. Mentre il sindaco dimissionario di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, prosegue lo sciopero della fame e della sete nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per protestare contro l’accusa di concorso esterno in associazione camorristica che ritiene ingiusta, la difesa si rivolge al Tribunale distrettuale del Riesame. Un’istanza di scarcerazione per Magiliocca, arricchita da documentazione e nella quale si ripercorrono i passaggi della difesa davanti al gip, sarà infatti presentata questa mattina al Tribunale della Libertà dall’avvocato Filippo Trofino, legale del sindaco. Restano formalmente incriminati, intanto, gli altri sei coindagati dell’inchiesta della Procura antimafia di Napoli. Gli arresti in carcere erano stati chiesti anche per cinque dei sei indagati, ovvero: Arturo Gigliofiorito (Onlus Mondotondo), Michele Di Maro, Gaetano Manna (Acli Terra), Gabriele Capitelli (presidente Icaro), Antimo De Angelis (vice presidente Icaro) e Domenico Cesaro (solo per quest’ultimo la richiesta era stata degli arresti domiciliari) . Ma il gip Antonella Terzi ha ritenuto rigettare le richieste d’arresto motivando con l’esclusione di alcuni reati ipotizzati dalla Procura a carico degli stessi indagati e concludendo, dopo un’analisi giurisprudenziale su altri episodi, sull’irrilevanza penale in relazione ad un atto contenente un’ «affermazione mendace» e di qualche caso con «bugia penalmente irrilevante».

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