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TRUFFA UE IN PROVINCIA DI CROTONE: DUE SAMMARITANI ARRESTATI


Sei persone, due imprenditori della provincia di Ravenna e quattro funzionari della societą Ati Sovis, tutti campani, sono stati arrestati dalla Guardia di finanza con l' accusa, a vario titolo, di falso ideologico e truffa aggravata. Gli arresti sono stati fatti dal Gruppo repressione frodi del Nucleo di polizia tributaria della Calabria delle fiamme gialle in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Crotone, Armando Dello Iacomo, su richiesta del sostituto procuratore Michele Torriello. Gli arrestati sono Francesco Antonio Simeone, di 60 anni, e Giuseppe Diplomatico (46), entrambi di Santa Maria Capua Vetere (Caserta); Giulio De Palma (42) di Casamicciola Terme (Napoli), e Marco Errico (46) di Napoli, dipendenti della societą Ati Ovis, incaricata dal Consorzio sviluppo di Crotone di effettuare controlli di conformitą, e gli imprenditori Giovanni Laghi (58) e Rosa Cantagalli (53), rispettivamente di Faenza e Brisighella, in provincia di Ravenna. Secondo quanto emerso dalle indagini delle Fiamme gialle durate due anni, gli imprenditori Laghi e Cantagalli, amministratori della societą "Kriss", di Steccato di Cutro (Crotone), avevano presentato al consorzio "Crotone Sviluppo", ente incaricato di gestire la sovvenzione globale nell' area di crisi di Crotone, un progetto per la realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione di materiale di imballaggio. L' iniziativa aveva ottenuto un finanziamento pubblico per tre milioni e settecentomila euro. Il meccanismo di frode, secondo quanto reso noto nel corso di una conferenza stampa tenuta a Catanzaro dal sostituto procuratore Torriello e dalla Guardia di Finanza, era basato sull' utilizzo di false fatturazioni. L' attivitą investigativa, in particolare, ha consentito di portare alla luce un sistema di triangolazioni societarie sull' asse S.Marino Slovenia per gonfiare a dismisura i costi per l' acquisto dei macchinari.

 
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