Società, immobili e depositi bancari per un valore complessivo di oltre cinque milioni di euro, sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli all' imprenditore Raffaele Sarnataro di 47 anni di Napoli, ritenuto esponente del clan camorristico "La Torre", operante nel casertano. Il provvedimento è stato emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ed ha riguardato beni nella disponibilità diretta e indiretta di Sarnataro. In particolare sono state sequestrate quote di partecipazione delle società Sogeri srl, Il Castagnaro e Covim srl di Napoli, immobili in via Crispi a Napoli, un immobile in multiproprietà a Porto Rotondo (Sassari), e rapporti bancari intrattenuti da Sarnataro e sua moglie presso diversi istituti di credio costituti da conti correnti e deposito titoli e alcune autovetture. arnataro fu arrestato nel 2000 durante l' operazione "Artemide" condotta dai centri operativi della Dia di Napoli e Firenze con la Dda di Napoli per la scoperta di attività di riciclaggio effettuata da sodalizi criminali operanti nel Casertano. Sarnataro fu indiziato perché ritenuto appartenente al clan camorristico "La Torre", operante a Mondragone (Caserta) ed in altre parti del territorio nazionale. Nell' ultimo periodo la Dia è intervenuta più volte nei confronti di altri appartenenti al clan La Torre effettuando sequestri e confische di beni per milioni di euro