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CASERTA, CRONACA E ATTUALITA': LE NOTIZIE DELLE ULTIME 24 ORE

(Casertasette


PD:VIAGGIO PD NELLA GIUSTIZIA ITALIANA,SECONDA TAPPA CASERTA LA PRIMA ERA STATA A CASAL DI PRINCIPE ROMA

CASERTA 16 DICEMBRE 2010 - Prosegue il viaggio nella giustizia del Pd. Dopo la prima tappa a Casal di Principe, il responsabile giustizia del Partito Andrea Orlando domani sarà a Caserta. Obiettivo: confrontarsi con le esigenze di professionisti e operatori del settore nelle diverse realtà del territorio. Accompagneranno Andrea Orlando, i deputati campani Stefano Graziano e Pina Picierno, componente della commissione Giustizia della Camera. I tre Democratici incontreranno il presidente del Tribunale, Andrea Della Selva e il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo. Poi vedranno, tra gli altri, magistrati e operatori: il neo presidente della sezione distrettuale dell'Anm Annarita Motti, il neo segretario Ilaria Sasso Del Verme e i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori. Alle ore 12.30 è prevista una conferenza stampa nella sede del Pd a Caserta.

RAPINAVANO BANCHE NEL SANNIO, ARRESTATI 3 BANDITI

BENEVENTO, 16 DICEMBRE 2010 - Tre rapinatori sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Montesarchio (Benevento) al termine delle indagini relative alle rapine verificatesi nella provincia ai danni di istituti di credito. In manette, con l'accusa di tentata rapina, sono finiti Salvatore Pugliese (41 anni), Vincenzo Posillipo (30), entrambi pregiudicati per reati specifici, e Domenico Palma (36), pregiudicato per reati contro il patrimonio, tutti di Giugliano in Campania (Napoli). I militari, in collaborazione con i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Caserta, hanno localizzato e bloccato i tre malviventi nei pressi dell'Ufficio Postale della frazione "S. Clemente" di Caserta mentre, a bordo di una Lancia Y, erano in attesa dell'apertura o dell'arrivo del direttore con l'intenzione di mettere a segno l'ennesima rapina. Il colpo, però, non si è concluso come avevano previsto i malviventi in quanto i carabinieri sono intervenuti prima che la rapina fosse consumata. Nel corso della perquisizione all'interno dell'utilitaria su cui viaggivano i tre malviventi sono stati rinvenuti tre paia di guanti in lattice, un paio di guanti in gomma, una sciarpa di colore rosa, una fascia elastica di colore nero, un cappello di lana di colore blu, un paio di occhiali molto grandi, tutti capi di abbigliamento utili al travisamento e due cacciavite. Pugliese, Pisillipo e Palma sono stati arrestati e chiusi nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

RITROVATA 30ENNE SCOMPARSA A SIENA, NASCOSTA IN CASA PATERNA AVEVA DETTO CHE SI SAREBBE LAUREATA OGGI MA NON ERA VERO

BELLONA (Caserta), 16 DICEMBRE 2010 - E' stata ritrovata, rifugiata nella soffitta della casa paterna a Bellona in provincia di Caserta, Marianna Montella, la ragazza di 30 anni della quale era stata denunciata ieri la scomparsa ai Carabinieri di Siena. La giovane era assente da martedì mattina dalla sua abitazione senese, dove viveva insieme al fratello gemello e a due amiche, e della sua scomparsa se ne è occupato ieri sera il programma di Rai Tre 'Chi l'ha visto?'. La sua presenza nella zona era stata rilevata ieri dai controlli sul suo cellulare, che risultava agganciato alla cella di Bellona, ma a preoccupare, facendo pensare a un gesto estremo, era stato un sms mandato ieri al fratello in cui chiedeva scusa ai genitori. La ragazza aveva detto infatti al padre e alla madre che avrebbe dovuto laurearsi oggi, in realtà da un paio d'anni non frequentava più i corsi. A ritrovarla è stato il padre, che era salito in soffitta per cercare degli oggetti.

GOVERNO: PETRENGA (PDL), FONDI PER MONUMENTI DEL CASERTANO

CASERTA, 16 DICEMBRE 2010 - Finanziamenti per il restauro e la messa in sicurezza di importanti edifici e monumenti della provincia di caserta sono stati stanziati dal Governo. "L'attenzione che il Governo ha avuto nei confronti di Caserta e provincia- ha sottolineato in una nota la parlamentare Giovanna Petrenga del PDL- è encomiabile, soprattutto in tempi di ristrettezze economiche. I progetti presentati-ha aggiunto- erano tutti validi. Al momento solo alcuni sono stati finanziati, ma sono fiduciosa che in futuro lo potranno essere anche altri. Grazie a questi fondi si ridarà una nuova dignità ai vari monumenti e vi sarà anche un nuovo impulso per l'economia".La deputata casertana ha poi ricordato che i fondi che saranno messi a disposizione della provincia di Caserta derivano sia dall'otto per mille destinato ai Beni Culturali, sia dai fondi messi a disposizione dal Ministero del Tesoro tramite la Commissione Bilancio. Con i fondi derivanti dall'otto per mille saranno finanziati gli intercventi per la Chiesa di San Leone Magno di Ruviano, ( 399.000 euro ); la Chiesa di San Nicola della parrocchia di S. Maria Maggiore di Marzano Appio (287 mila euro; infine il Castello Medioevale di Riardo per circa 950 mila euro. Attraverso il Ministero del Tesoro saranno finanziate opere per la Chiesa di S. Maria di Macerata di San Clemente di Caserta ( 150 mila euro) e la Chiesa di S. Lucia di Centurano di Caserta (15 mila euro al pari dell 'Eremo di San Vitaliano Pozzovetere di Caserta. Sara' anche finanziata la messa in sicurezza dell'Istituto Manzoni e dell'Istituto Giordani di Caserta, ciascuno per un importo di centomila euro ; la messa in sicurezza dell'Istituto dei Salesiani Don Bosco di caserta sempre per 100mila euro.

CAMORRA: ARRESTATO AFFILIATO CASALESI SCARCERATO DA RIESAME ACQUISITI NUOVE ELEMENTI PROBANTI SU SUA ASSOCIAZIONE MAFIOSA

CASERTA, 16 DICEMBRE 2010 - I carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno arrestato a Casapesenna (Caserta) Costantino Diana, di 33 anni, già indagato per reati associativi, in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA. L'uomo, arrestato il 31 luglio scorso nell'ambito dell'operazione dei carabinieri, coordinata dalla DDA partnopea nei confronti di nove appartenenti al gruppo Uccierio - una delle fazioni dei "Casalesi" operante a Villa Literno (Caserta) - era stato successivamente scarcerato dal Tribunale del Riesame di Napoli. A seguito di ulteriori approfondimenti investigativi, sono stati acquisiti nei confronti di Diana - spiegano in una nota gli investigatori - "più gravi elementi probatori in relazione ai reati di associazione per delinquere di tipo mafioso" ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, che hanno determinato l'emissione dell' ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita oggi dai militari. L'arrestato è stato chiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

PROSTITUZIONE: TRATTA DA NIGERIA, 7 ARRESTI A NAPOLI TRAFFICO GESTITO DA DONNE, VENDUTE 1000 'SCHIAVE' L'ANNO

CASTELVOLTURNO 16 DICEMBRE 2010 - E' interamente gestito dalla mafia nigeriana il traffico di giovani donne africane trasferite, via Libia e Sicilia, sul litorale domiziano (Caserta). Questo fa emergere un' inchiesta della Dda di Napoli durata un anno che ha monitorato in un anno - tramite la sezione criminalità straniera della squadra mobile - cinque o sei viaggi dalla Libia all' Italia sui barconi degli immigrati clandestini. Circa 1000 all' anno le nigeriane trasferite in Italia. Sul litorale domizio le giovani donne venivano vendute a 10-15 per volte alle "madame", che sfruttano la prostituzione. Le ragazze venivano ricattate con i debiti contratti per il viaggio e con l' utilizzazione di riti Voodoo. Di scarsa utilità per gli investigatori sono state alcune denunce presentate da qualcuna di loro. I particolari forniti erano generici e la denuncia finalizzata solo all' ottenimento di un permesso di soggiorno. "Il ricavato della tratta - ha detto il capo della squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani serviva alla mafia nigeriana per finanziare il traffico di droga". E la rotta della droga è la stessa seguita dalle donne destinate alla prostituzione. Sette i nigeriani arrestati questa notte, grazie ad una serie di intercettazioni rese difficili dalla molteplicità di dialetti usati nel Paese africano. Sei sono donne, residenti nella zona di Giugliano (Napoli). Devono rispondere di tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù, alienazione di schiavi e associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Su ogni barcone partito dalla Libia e diretto in Sicilia c' erano circa 200 ragazze destinate a prostituirsi in Italia. Costo per l' organizzazione: tra i sei ed i settemila euro in aumento dopo che il pattugliamento del Mediterraneo ha reso difficili gli sbarchi ed ha costretto la mafia nigeriana ad organizzarsi con passaporti falsi per organizzare viaggi in aereo. Alle spese di viaggio si doveva aggiungere il costo del vitto e dell' alloggio in campi per rifugiati o abitazioni private per le ragazze giunte in Libia ed in attesa di imbarcarsi. Per garantirsi del rientro delle spese sostenute l' organizzazione sceglieva le ragazze, tra le quali potrebbero esservi delle minorenni, tra le appartenenti a famiglie proprietarie della casa o di terreni.

PROSTITUZIONE: DA NIGERIA AD ITALIA MILLE DONNE ALL' ANNO

Oltre mille giovani donne all' anno venivano avviate alla prostituzione sul litorale Domiziano da un' organizzazione della mafia nigeriana gestita da donne. E' quanto emerso dalle indagini della sezione criminalità straniera della squadra mobile di Napoli, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia. Gli investigatori hanno monitorato cinque o sei viaggi dalla Nigeria, via Libia. Qui le donne reclutate dall' organizzazione venivano trattenute per settimane ed anche mesi in campi profughi o abitazioni prima di essere trasferite in Sicilia a bordo di barconi. Di qui l' organizzazione le trasferiva sul litorale domiziano, in provincia di Caserta, dove le giovani donne venivano acquistate a 10-15 per volta dalle "madame", come vengono chiamate le sfruttatrici della prostituzione. "Ogni barcone - hanno spiegato gli investigatori - trasportava circa 200 ragazze". L' intensificazione del pattugliamento nel Mediterraneo, che ha bloccato i barconi, aveva spinto l' organizzazione ad organizzare viaggi in aereo, dotando le ragazze di passaporti falsi, con con un considerevole aumento di costi. Un viaggio dalla Nigeria all' Italia costava alle giovani donne, tra le quali potrebbero esservi della minorenni, 6-7 mila euro. Per garantirsi il recupero della somma la mafia nigeriana sceglieva le donne tra le famiglie proprietaria di casa o appezzamenti di terreno. "I proventi del traffico di prostitute - ha detto ai giornalisti il capo della squadra mobile di Napoli, Vittorio Pisani - serviva alla mafia nigeriana per finanziare il traffico di droga". E la rotta seguita dalle donne della tratta è la stessa della droga. Al traffico, interamente gestito dalla criminalità nigeriana, erano estranei i clan della camorra. Allo smantellamento dell' organizzazione Dda di Napoli e squadra mobile sono giunte attraverso una serie di intercettazioni rese più difficili dalla quantità di dialetti utilizzati in Nigeria. Non hanno aiutato gli investigatori le denunce presentate da qualcuna delle ragazze sfruttate. I particolari forniti, infatti, erano molto generici e la denuncia era finalizzata solo all' ottenimento di un permesso di soggiorno.

 
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