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DROGA, OPERAZIONE "BLACK DAWN": ESPONENTI CLAN NIGERIANO IN MANETTE


I nigeriani portavano la cocaina in Italia dal Nord Europa - in particolare dall'Olanda e dal Belgio - la facevano transitare a chili per le zone di Roma e Caserta e la consegnavano alle famiglie di etnia rom per la vendita al dettaglio sulla costa teramana e pescarese. L'inedita "saldatura" tra i due gruppi di narcotrafficanti, con precise divisioni dei compiti per l'import e lo spaccio di cocaina, è la principale scoperta dell'operazione "Black dawn" (alba nera), scattata alle prime ore di oggi con 18 arresti operati in quattro regioni dai Carabinieri di Pescara. L'indagine, partita dall'agosto scorso, è una filiazione della precedente operazione "Skimming" con la quale i Carabinieri della città adriatica avevano smantellato un'organizzazione, composta anch'essa in gran parte da nigeriani, dedita alle truffe con carte di credito clonate. Le intercettazioni hanno aperto la strada a un ulteriore filone d'inchiesta su un traffico di cocaina, che ha avuto i primi riscontri nei mesi scorsi con gli arresti in flagranza dei nigeriani Babatunde Sikilu Ololade e Mike Nwafor Chukwuka, entrambi bloccati con la droga nascosta nella pancia (il primo 170 grammi, l'altro cento) in seguito all'ingestione di ovuli. L'anello mancante per il collegamento tra africani e rom è poi venuto alla luce con l'arresto di Amelia Spinelli, con altri 33 grammi di coca nascosti nell'auto. A conclusione delle indagini, condotte dai militari del Nucleo operativo del Comando provinciale pescarese, al pm Filippo Guerra sono state consegnate 26 denunce per concorso in spaccio di stupefacenti, in base alle quali il magistrato ha richiesto 19 misure cautelari in carcere, poi controfirmate dal gip Angelo Bozza ed eseguite all'alba di stamani dai carabinieri tra l'Abruzzo, il Lazio, la Campania e il Veneto. Dei 19 arresti, 16 sono quelli finora andati in porto, a cui se ne aggiungono altri due operati in flagranza di reato. In manette sono finiti: il ghanese Kuson Yawon, 36 anni; il liberiano Matthew Monday (35); i nigeriani Babatunde Sikilu Ololade (29), Franca Obj Chukumah (35), Victoria Ada Nwadike (38), Afam Darlington Nwajuaku (33), Mike Nwafor Chukwuka (33), Enorense Edos Omoigui (37); i rom di stanza nel teramano Amelia Spinelli (34), Aquilino Guarnieri (34), Anna Spinelli (29), Sandra Spinelli (26), Maria Spinelli (26), Ida Di Rocco (61); il marocchino Alì Ait Essarghini (40); il colombiano Leonardo Fabian Bolanos Mejia (24). In flagranza sono stati arrestati anche la nigeriana Victoria Owaeghianye, 31 anni, per 60 grammi di cocaina scoperti nell'abitazione, in una ciotola di riso, da uno dei cani antidroga, e l'altro rom Guerino Spinelli, 27 anni, convivente di Sandra Spinelli, trovato con 10 grammi di "coca" nascosti in un mobile della cucina. All'appello, comunque, manca ancora uno dei principali esponenti del traffico. Gli arresti fin qui eseguiti sono avvenuti a Roma, Castel Volturno (Caserta), Conselve (Padova), a Pescara e - in provincia di Teramo - a Silvi, Martinsicuro, Alba Adriatica e Colonnella. In tutto, nel corso dell'inchiesta, sono stati sequestrati 373 grammi di stuopefacente. Impiegati nell'operazione di stamani - come hanno spiegato il comandante principale dei carabinieri di Pescara, tenente colonnello Antonio Carideo, e il comandante del Reparto operativo, tenente colonnello Marcello Scocchera - 120 carabinieri, 43 automezzi, un elicottero del 5/o Elinucleo di Falconara Marittima (Ancona) e due unità cinofile del Nucleo di Chieti.

 
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