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CASERTA: CRONACA, ATTUALITA', RIFIUTI, POLITICA NELLE ULTIME 24 ORE

Le news delle ultime 24 ore (26/27 ottobre 2010)


CRIMINALITA': SCIPPANO DUE DONNE E INVESTONO RAGAZZA, PRESI

CASERTA, Due giovani di Maddaloni, Michele Farina di 19 anni e Pasquale Tedesco, 18, sono stati arrestati da agenti della Volante e dei "Falchi della squadra Mobile dopo avere scippato due donne in via Ferrarecce e in via Leonardo da Vinci, in una zona periferica di Caserta. In via Ferrarecce i due malviventi dopo essersi impossessati della borsa di una donna hanno investito durante la fuga una ragazza che ha riportato ferite giudicate guaribili in pochi giorni. Scattato l'allarme i poliziotti sono riusciti a bloccare i due giovani scippatori mentre tentavano di rientrare a Maddaloni. Sul loro conto sono in corso indagini per accertare se siano responsabili di altri scippi e rapine registrati negli ultimi tempi tra Caserta ed il confinante comune di S.Nicola la Strada.

CAMPANIA:RIUNIONE COMMISSIONE AMBIENTE,PREVISTE NUOVE SEDUTE

NAPOLI La commissione regionale Ambiente, presieduta da Luca Colasanto (Pdl), proseguirà a riunirsi, anche in seduta straordinaria, per fare il punto sulle iniziative assunte da ciascun territorio provinciale e per dare il proprio contributo istituzionale, politico e legislativo, per risolvere definitivamente il problema dei rifiuti in Campania. E' quanto emerso dalla riunione della commissione che si è tenuta stamani, su richiesta dei consiglieri regionali Sandra Lonardo (Popolari per il Sud-Udeur), Daniela Nugnes e Antonia Ruggiero del Pdl. "Da quanto è emerso dalla riunione della commissione risulta che alcune province, come Avellino e Benevento, sono in una fase più avanzata per quanto riguarda la realizzazione degli impianti e per la raccolta differenziata, che sono il nodo cruciale del ciclo dei rifiuti - ha sottolineato Colasanto -, mentre per altre, come Napoli e Caserta, si è nella fase della programmazione o della prossima attuazione, come per Salerno. Nell'ottica della impostazione legislativa della provincializzazione e di una visione complessiva regionale del ciclo dei rifiuti, questa commissione - ha sottolineato - proseguirà intensamente i propri lavori per dare impulso istituzionale, politico e legislativo al superamento definitivo dell'emergenza e per la gestione ordinaria e virtuosa dello smaltimento dei rifiuti in Campania".

RIFIUTI:AMATO(PD),IMPIANTI RESTINO FUORI DA PATTO STABILITA'

NAPOLI - Consentire la costruzione dell'impiantistica per lo smaltiemnto dei rifiuti al di fuori dei ristrettivi parametri imposti dal patto di stabilità. E' quello che chiede Antonio Amato, consigliere regionale del Pd. "L'emergenza che stiamo vivendo - sottolinea l'esponente del Pd a margine dell'audizione svolta stamane dalla commissione ambiente del Consiglio regionale sull'emergenza rifiuti in Campania - non è solo del comune di Napoli ma del sistema di raccolta e smaltimento rifiuti dell'intera regione, affrontarla con una cultura di leghismo territoriale non serve a nulla". "Bisogna individuare - evidenzia Amato - una strategia complessiva regionale senza arroccamenti e migliorando gli strumenti legislativi a nostra disposizione. Molte delle tesi presentate dall'assessore Romano sono condivisibili e vanno sostenute, innanzitutto va chiesta al legislatore nazionale una deroga per la provincializzazione della gestione rifiuti delle province di Napoli, Caserta e Salerno. "Ma al contempo - continua Amato - il Consiglio regionale deve migliorare la legge esistente, a partire dalla restituzione di un ruolo forte ai comuni e ai consorzi di comuni. Ma, soprattutto, si deve intervenire perché la Regione, la Provincia, i Comuni, possano realizzare gli impianti necessari, ed innanzitutto quelli di compostaggio, senza che questi incidano sul patto di stabilità". "Ecco - conclude Amato - se il governo vuole davvero intervenire in modo concreto per la risoluzione strutturale della questione rifiuti in Campania consenta agli enti locali di utilizzare risorse per la costruzione degli impianti escludendo queste spese da quelle che possono determinare lo sforamento del patto di stabilità".

4 NOVEMBRE: 150 CASERME APERTE, MOSTRE E ANTONACCI

ROMA - Il 6 novembre, inoltre, a Torino si terrà il concerto della banda dei Carabinieri, a Bologna quello della banda della Marina, mentre a Caserta si esibirà la banda dell'Esercito e il 7, all'Aquila, quella dei Granatieri di Sardegna. Il programma di musica leggera, invece - aperto oggi da Giovanni Allevi, a Trieste, dove il ministro ha partecipato ai festeggiamenti per il 56/o anniversario del ritorno della città all'Italia - prevede invece un concerto di Enrico Ruggeri il 6 novembre a Firenze, di Gigi D'Alessio il 5 a Catania e il 'gran finale' di Piazza del Popolo, a Roma, con il concerto di Antonacci, l'esibizione della fanfara dei bersaglieri e della banda militare interforze, il passaggio delle Frecce tricolori. "Le Forze armate verso il 150/o anniversario dell'Unità d'Italia" è l'argomento al centro di conferenze organizzate in centinaia di scuole (nel 2009 sono stati coinvolti 294 istituti e 37.740 studenti), ma l'unificazione nazionale è anche il tema di un concorso per l'allestimento delle vetrine dei negozi nei centri storici dei capoluoghi di provincia. Tra gli altri eventi, l'ormai tradizionale mostra storica sulle forze armate al Circo Massimo, dal 4 al 7 (oltre 45 mila presenze l'anno scorso); la mostra "Omaggio al Tricolore", al Vittoriano (la bandiera nazionale rivisitata dai principali stilisti di moda italiani); un convengo sul Risorgimento e l'Europa, il 9 e il 10 novembre a Palazzo Salviati, a Roma. "L'Unità nazionale che si festeggia anche e soprattutto il 4 novembre - ha detto La Russa - non è un fatto passato, storico, ma un fatto attuale che serve a proiettare verso il futuro quello che dobbiamo fare per noi e per le nuove generazioni". "Dobbiamo rinvigorire, specie nei giovani - scrive poi il ministro nel messaggio di presentazione delle iniziative - quel patrimonio di identità e di coesione nazionale che gli italiani hanno saputo costruire nel corso della loro storia, anche attraverso dolorose esperienze". "Le Forze armate sono l'espressione migliore dell'unità nazionale e ci rappresentano tutti. Ecco perché - aggiunge - invito tutti ad avvicinarsi ad esse e a condividerne i valori".

POLIZIA: QUESTORE CASERTA A CONSEGNA PREMIO 'G. MOSCATI'

CASERTA "La Polizia di Stato opera al fianco di tutte quelle componenti della società civile, che si prodigano, con intenti comuni, in difesa di quei valori che hanno delineato la vita di Giuseppe Moscati, beatificato da Papa Paolo VI nel corso dell'Anno Santo, il 16 novembre 1975". Così il Questore di Caserta, Guido Longo, a nome del capo della polizia Antonio Manganelli, a margine della cerimonia della consegna del premio "Giuseppe Moscati, Medaglia d¿argento del Presidente della Repubblica",giunto alla ventitreesima edizione e svoltasi nel monumentale convento di san Francesco di Casanova di Carinola ed assegnato quest'anno alla Polizia di Stato. Il premio, che è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Senato della Repubblica, dal Consiglio regionale della Campania e dalla Provincia di Caserta, é un riconoscimento per quanti, operatori sanitari o meno, interpretano la vita con umiltà ed utilizzano la loro professione per lenire le altrui sofferenze, sull'esempio di San Giuseppe Moscati, medico scienziato insigne napoletano. Ed al Corpo della Polizia di Stato è detto , tra l'altro, nella motivazione della commissione del premio "vanno riconsciute doti di profonda umanità, coraggio ed abnegazione non comuni".

RIFIUTI: IN CONSIGLIO REGIONALE AUDIZIONE CON LE PROVINCE ZINZI, CASERTA AVRA' IL SUO DEGASSIFICATORE

Nella riunione tenutasi oggi della commissione regionale Ambiente, i presidenti delle Province e i loro rappresentanti hanno fatto il punto sugli interventi e sugli impianti realizzati per la gestione del ciclo dei rifiuti: il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, ha reso noto che, per maggio 2011, sarà pronto il primo impianto per la raccolta del percolato ed entro il prossimo triennio la provincia di Caserta avrà il proprio degassificatore (nel contempo le discariche del Casertano, tra cui la sola Ferrandelle con 500 mila tonnellate, raccolgono l'80% dei rifiuti di Napoli e provincia), sollecitando la Regione a dotarsi di procedure snelle e semplificate per autorizzare la realizzazione degli impianti. Il prefetto Catenacci ha spiegato che nella provincia di Napoli, 54 isole ecologiche, 12 piattaforme Conai, 3 impianti di recupero Stir (ex Cdr a Caivano, Giugliano e Tufino) presto funzioneranno anche per la biostabilizzazione dei rifiuti; nel contempo, sono state programmate 16 isole ecologiche e impianti per il trattamento dell'umido e del percolato (per il trasporto del quale in altre regioni oggi la Campania spende oltre un milione di euro l'anno) e sarà presto avviata la gara per la realizzazione del tremovalorizzatore dell'area industriale di Napoli. L'ex commissario per l'emergenza rifiuti si è soffermato anche "sull'emergenza dei lavoratori dei Consorzio di bacino: sono circa 3000 e dovrebbero essere impiegati dalle amministrazioni comunali per la rimozione dei rifiuti solidi urbani e per la raccolta differenziata". La definizione del programma dell'impiantistica è stata effettuata anche dalle Province di Benevento, di Avellino e Salerno, che, a breve, partirà con la realizzazione del termovalorizzatore, ma sulle competenze delle Province il presidente di quella di Benevento, Cimitile, è stato chiaro: "Siamo pronti ad assumerci tutte le nostre responsabilità per la provincializzazione del ciclo dei rifiuti, così come stiamo già facendo. Ma non posso non evidenziare che l'area del Beneventano è quella che ha subito il peso più grave dell'emergenza rifiuti con la discarica di Sant'Arcangelo Trimonte che raccoglie, ancora oggi, i rifiuti di Napoli e della Campania e che è ora di dire basta alla solidarietà forzata". Su questo tema è insorto il consigliere del Pd, Antonio Amato, che ha stigmatizzato "il leghismo di certi amministratori locali contro Napoli che difendono campanilismi e particolarismi, dimenticando che la questione dei rifiuti di Napoli e della sua provincia appartiene a tutta la Campania e le soluzioni vanno individuate nell'ambito di una visione regionale e solidale del problema.

RIFIUTI: CAPUTO, INTERA REGIONE DEVE FARSI CARICO PROBLEMA

"Troppi spot ma nessun risultato concreto. Dobbiamo avere il coraggio e la determinazione di dire che non si è mai affrontato il problema per risolverlo in maniera definitiva". E' quanto ha affermato il consigliere regionale Nicola Caputo, presidente della Commissione Trasparenza, nel corso della sessione straordinaria della Commissione Ambiente. "Tutta la regione deve farsi carico della grave crisi ambientale che soffrono le popolazioni delle province di Napoli e Caserta colpite dall'emergenza rifiuti. Non possiamo permettere - ha detto Caputo - che aree che hanno una vocazione ambientale, come accade in provincia di Caserta, siano disseminate da decine di discariche senza controllo" . SANTA MARIA CAPUA VETERE, 25 OTTOBRE 2010 - Michel 'Misha' Seifert, 86 anni, l'ex criminale di guerra nazista meglio noto come il "boia di Bolzano", è caduto ieri nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, dove è rinchiuso, e si è rotto il femore: la notizia è stata confermata all'ANSA dal suo legale, l'avvocato Paolo Giachini, secondo cui la situazione dell'anziano ex caporale delle SS "non è più sostenibile. E' vecchio e malato. Non può restare ancora in carcere". Seifert - nato a Landau, in Ucraina - é stato condannato all'ergastolo per gli efferati crimini compiuti nei campi di Fossoli e di Bolzano. E' lui, stabilisce la sentenza, il sanguinario 'Misha' che con l'inseparabile 'Otto' (Otto Sein, 'irreperibile') seminò il terrore tra i deportati. Secondo le accuse mosse a Seifert, almeno 11 internati del campo di concentramento sarebbero stati uccisi a pugni e a bastonate, oppure lasciati morire di fame. L'ex SS abitava in Canada, a Vancouver, dal 1951. Il 24 novembre 2000 venne condannato all'ergastolo dal tribunale militare di Verona, sentenza poi diventata definitiva. Il 15 febbraio 2008 è stato estradato in Italia. "Seifert - dice l'avvocato Giachini, lo stesso legale di Erich Priebke - sta male davvero: soffre di fobie, è infermo, non riesce a camminare. La scorsa notte è caduto mentre cercava di andare in bagno e si è rotto il femore. Ora si trova nell'ospedale di Caserta. Noi ormai da due anni spieghiamo che non può restare in una cella senza assistenza". Secondo il legale, nei confronti di Seifert (ma anche di Priebke) è in atto "una persecuzione da parte di settori estremisti della comunità ebraica romana che hanno instaurato un vero e proprio clima del terrore che ha portato a negare nei loro confronti sia i diritti umani che quelli previsti dal codice". "Noi confidiamo molto - aggiunge Giachini - nell'attuale magistrato militare di sorveglianza che ha dimostrato di volersi interessare del caso di Seifert, senza pregiudizi. Chiederemo nuovamente che il problema sia affrontato seriamente e che in un modo o nell'altro una persona in quelle condizioni fisiche e psichiche non stia più in cella. A nostro avviso, dopo la sospensione della pena - conclude il legale - dovrebbe essere accolto in una struttura di accoglienza a spese dello Stato, in attesa che possa tornare in Canada, dove si trovano i suoi familiari".

 
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