"Che sia un provvedimento pensato per raccogliere consensi nel Mezzogiorno?". Con queste parole, in una nota emessa oggi, la Cgia-Confartigianato di Mestre (Venezia) commenta la proposta del cosiddetto "quoziente familiare" fatta dal ministro Roberto Maroni. Secondo i calcoli effettuati dall'associazione artigiana, infatti, una riforma in questo senso andrebbe a vantaggio in particolar modo delle realtà territoriali del Sud. "Se l'obiettivo della misura fiscale voluta dalla Lega - è detto nel testo - è quello di alleviare il carico fiscale per le famiglie con redditi medio bassi e con più di due figli a carico, ebbene, questo è l'identikit della famiglia-tipo meridionale: molto numerosa e con possibilità economiche molto ridotte". Secondo l'elaborazione su dati Istat dell'Ufficio studi della Cgia è la Campania a registrare il livello più elevato di componenti del nucleo familiare, con 3,05. Segue la Puglia (2,91) e al terzo posto la Calabria (2,82). Seguono tutte le altre realtà meridionali. Chiude all'ultimo posto la Liguria (2,19). Per quanto riguarda il livello provinciale, secondo l'associazione ad essere premiate dal provvedimento caldeggiato dalla Lega Nord potrebbero essere Napoli (3.15), seguita da Caserta (3.04) e da Salerno (2.98). Agli ultimi posti invece Genova (2.18), Savona (2.14) ed infine Trieste (2.06).