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CRONACA E ATTUALITA': NEWS, LE ULTIME 24 ORE IN PROVINCIA


IMMIGRATI:VENERDI'IN CAMPANIA PRIMO 'SCIOPERO DELLE ROTONDE' STOP A PIAZZE SFRUTTAMENTO PER DIRE NO A CAPORALI E LAVORO NERO

CASERTA 6 OTTOBRE 2010 - Rimarranno fermi ai bordi delle strade, in prossimità delle 'rotonde' della Campania dove ogni mattina, da anni, vengono ingaggiati dai 'caporali' e rifiuteranno le offerte di lavoro nero e sottopagato. Così gli extracomunitari delle province di Napoli e Caserta, attueranno, venerdì prossimo, 8 ottobre, il primo 'sciopero delle rotonde' organizzato per dire no allo sfruttamento. "Sarà una protesta contro lo sfruttamento e per la regolarizzazione, senza la quale è difficile far rispettare i propri diritti" affermano in un documento gli organizzatori della protesta. "Con la crisi - spiegano - le paghe reali scendono sotto i 25 euro per una giornata di lavoro pesante che dura dodici ore". Le rotonde stradali dove avverrà la protesta sono a Licola, Pianura, Quarto, Villa Literno, Baia Verde, Giugliano, Qualiano, Afragola, Arzano ed anche in zone come Casal di Principe ed il quartiere periferico napoletano di Scampia dove la camorra utilizza gli extracomunitari offrendo loro paghe da fame. "Con questa prima e storica iniziativa - si legge nel documento - tantissimi lavoratori vogliono ricordare alle istituzioni locali e nazionali che il lavoro migrante in questi territori non è solo quello di 'colf e badanti' (rispetto alle quali si è ristretta l'ultima sanatoria) e che solo un'ipocrisia interessata spinge a non vedere le tantissime persone che si ammazzano di fatica mentre contribuiscono alla fragile economia di questa regione".

CAMPANIA: BENI CONFISCATI; AMATO, CHIAREZZA SU BUDGET SALUTE

CASERTA, 6 OTTOBRE 2010 - "E' stata un'audizione choccante: per ragioni tutte da chiarire si sta rinunciando a un forte risparmio in un settore disastrato come quello della sanità, si stanno privando cittadini che vivono in condizioni di disagio del diritto alla cura, al lavoro e alla casa, se non si interverrà i responsabili di alcune delle più significative esperienze sui beni confiscati, come quelle di San Cipriano d'Aversa e Miano di Sessa il 30 settembre consegneranno le chiavi delle strutture e dichiareranno la sconfitta dello stato alla lotta alla camorra per l'inezia delle istituzioni": lo afferma il presidente della Commisione sui Beni Confiscati Antonio Amato al termine dell'audizione sul tema dell'utilizzo dei budget di salute nelle esperienze di riutilizzo dei beni sottratti alla criminalità organizzata, che la commissione ha tenuto questa mattina, alla presenza del vicepresidente Amente e del consigliere regionale Sommese. Questi i dati emersi: i budget di salute, utilizzati per garantire assistenza e sostegno sociale, abitativo e lavorativo a persone che vivono disagio (anziani, disabili, pazienti psichiatrici, pazienti HIV, malati terminali, immigrati, minori) utilizzati per 1094 persone nell'ASL di Caserta comportano una spesa annua di 9 milioni e 453 mila euro, determinando un risparmio di almeno il 30% rispetto alle più tradizionali pratiche di residenza nelle strutture private convenzionate. Tuttavia in molti distretti si comunica che questi strumenti non possono più essere utilizzati. 1,3 milioni di euro sono bloccati dalla mancata ratifica delle convenzioni coi comuni da parte dell'ASL di Caserta che pure la stessa ASL dovrebbe avere dagli ambiti territoriali. A decine di persone, da un giorno all'altro, vengono sospesi i Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali (PTRI), costringendoli a uscire dalle cooperative nelle quali sono soci e a tornare a carico di famiglie che spesso non hanno più. "Non si capisce perché l'ASL rinunci a questo strumento" afferma ancora Amato "é vero che non esiste una norma di riferimento, ma l'assessorato alla sanità anche oggi ha chiarito che non c'é alcun motivo ostativo al suo utilizzo. Il presidente Caldoro ha scritto a chi li utilizza nei beni confiscati incitandoli ad andare avanti, e l'ASL di Caserta continua a porre ostacoli. Lo aveva fatto in passato con il commissario Gambacorta, continua a farlo oggi con decisioni di singoli coordinatori di servizi e con la mancanza di qualsiasi dialogo coi soggetti interessati dell'attuale commissario, il Professor Romano, che anche oggi non si è presentato. E' vero che ha delegato il Dottor Nese, ma quest'ultimo rappresenta quel pezzo di ASL, l'ex CE2, che vuole e sperimenta da tempo questi strumenti e non l'altro, l'ex CE1, che invece continua inspiegabilmente ad opporsi. Diciamolo con franchezza, almeno per quanto riguarda i PTRI l'unione delle due ASL non produce né risparmio né benefici. Anzi al contrario, si spende di più per garantire meno diritti a meno persone, e, data la peculiarità dello strumento che è utilizzato nei beni confiscati si mina alla base il loro riutilizzo sociale". Amato ha quindi annunciato che la commissione continuerà a seguire con attenzione la vicenda, che è allo studio una specifica normativa sui budget di salute nei beni confiscati e che, entro il mese di ottobre, si terrà un incontro pubblico nel quale "tutte le parti dovranno sedersi intorno al tavolo e chiarirci cosa sta accadendo. Esistono, in questa vicenda, troppi punti oscuri".

CAMPANIA: GRIMALDI, APRIRE LA REGGIA DI CASERTA AI PRIVATI

NAPOLI, 6 OTTOBRE 2010 - "Il degrado in cui versa la Reggia di Caserta rende ancora più evidente la necessità di aprire il monumento vanvitelliano a cerimonie private ed eventi per richiamare risorse da investire nel restauro dell'edifico e per la gestione del parco e delle acque, anziché aspettare la manna dei finanziamenti pubblici. Lo sviluppo turistico può rappresentare il primo passo per implementare il modello Caserta, attraverso provvedimenti di carattere sociale ed economico, invocati anche dal presidente Zinzi". Così Massimo Grimaldi, presidente della commissione Bilancio in consiglio regionale. "La reggia - aggiunge - insieme con il Belvedere di San Leucio ed il borgo di Casertavecchia costituiscono per la città di Caserta e per l'intera Provincia risorse preziose e, allo stesso tempo, sottovalutate, versando spesso in uno stato perenne di incuria o abbandono. Utilizzare queste locations per eventi di respiro internazionale - conclude Grimaldi - garantirebbe le risorse e gli stimoli necessari ad una gestione degna di questo nome e soprattutto di questi monumenti e, per ultimo ma non da ultimo, costituirebbe una prima seria risposta all'emergenza occupazionale in Terra di Lavoro".

CAMPANIA: OLIVIERO,PROVINCIA CASERTA ATTENDE REGISTRO TUMORI

NAPOLI, 6 OTTOBRE 2010 - E' stata discussa nella seduta odierna del question time del Consiglio regionale l'interrogazione presentata dal capogruppo regionale Pse-Sel, le Gennaro Oliviero, in merito alla istituzione del Registro Tumori e a tutte quelle iniziative atte al controllo dell'incidenza delle malattie tumorali nella Provincia di Caserta. "La risposta della giunta manifesta una incapacità di governo rispetto ad una problematica che attiene alla salute di un territorio: non sono ammesse difese d'ufficio - afferma Oliviero - è sotto l'occhio di tutti lo stato di degrado ambientale nel quale versano ampie aree del territorio campano, in particolar modo, della Provincia di Caserta, in ragione dello scempio condotto dalle Ecomafie e dalle numerose inadempienze di alcune Amministrazioni locali". "Per molti anni, vaste aree della Campania e della Provincia di Terra di Lavoro sono state oggetto di interramento illegale di rifiuti pericolosi e di smaltimento, spesso incontrollato, di rifiuti di varia tipologia. Voglio ricordare - evidenzia ancora Oliviero - le numerose battaglie intraprese dal mondo dell'associazionismo e dalla informazione e, non ultima, una proposta di legge che depositammo relativa alla istituzione di un Osservatorio regionale sull'incidenza di neoplasie, per tutti i siti inquinati i quali andavano ad esporre i cittadini a complesse miscele di inquinanti, approvata e inserita nella Finanziaria regionale del 2008".

LIBANO:BRIGATA POZZUOLO IN PARTENZA,CERIMONIA SALUTO GORIZIA

GORIZIA, 6 OTTOBRE - Circa un migliaio di persone ha assistito oggi a Gorizia alla cerimonia di saluto al contingente della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli in partenza per l'Operazione Leonte 9, in Libano. Per i soldati dell'unità militare di stanza nel capoluogo isontino si tratta di un ritorno nella Terra dei cedri, già teatro di operazioni nel 2006 e nel 2008-2009. Il comandante della Brigata, Guglielmo Luigi Miglietta, assumerà nelle prossime settimane la guida del Sector West di Unifil, che comprende anche i contingenti di Francia, Ghana, Malesia, Corea del Sud e Slovenia, per un totale di quasi quattromila caschi blu impegnati nelle attività previste dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La Pozzuolo subentrerà alla Brigata bersaglieri Garibaldi di Caserta, in Libano dallo scorso maggio. "Abbiamo il privilegio di essere stati chiamati ad assistere allo sviluppo della società civile libanese che, grazie alla nostra presenza, può ricostruire le proprie istituzioni e persino una nuova economia", ha detto Miglietta nel corso del suo discorso, pronunciato davanti al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il generale Giuseppe Valotto. Nel corso della cerimonia è stata consegnata la croce d'argento al merito allo stendardo di uno dei reparti che compongono la Brigata, il reggimento Lancieri di Novara, per i meriti conseguiti proprio nel teatro libanese.

LAVORO: FIREMA;SGAMBATI(UILM),GOVERNO PRESSI SU FINMECCANICA

CASERTA 6 OTT OBRE - "La Uilm riconfermerà ciò che abbiamo espresso in questi giorni: l'unica soluzione per mettere in sicurezza il lavoro e la capacità produttiva dell'azienda è che il governo pressi anche su Finmeccanica trovando una soluzione del fitto di ramo d'azienda per poter proseguire l'attività di consegna dei treni". Lo dice il segretario generale della Uilm Campania, Giovanni Sgambati, in merito all'incontro al ministero dello Sviluppo Economico sul gruppo Firema. L'azienda produce carrozze ferroviarie e ha stabilimenti a Tito (Potenza), Caserta e Milano, con circa 1000 dipendenti. A Caserta, dove si effettua l'assemblaggio delle carrozze, lavorano più di 600 dipendenti. L'azienda è in amministrazione controllata da luglio; nei giorni scorsi lavoratori erano saliti sul tetto dell'azienda per sollecitare uno sblocco della vertenza.

 
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