SANTA MARIA CAPUA VETERE, CASERTA 4 SETTEMBRE 2010 - I carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno tratto in arresto un impiegato del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (ufficio notifiche atti giudiziari) che, insieme ad una donna, si sarebbe reso responsabile di concorso in ricettazione, tentata truffa, uso di documento d’identificazione falso, sostituzione di persona e falsità materiale. I militari della radiomobile infatti, all’interno dell’ufficio postale di Santa Maria Capua Vetere - di fronte al tribunale – hanno fermato una donna napoletana, Maria Grazia Falcone di 48 anni e l’impiegato del Palazzo di Giustizia, Primo Maggi, 60 anni, i quali poco prima avrebbero tentato, mediante l’utilizzo anche di una carta di identita’ risultata poi falsa, di incassare alcuni buoni fruttiferi ed ingenti somme di denaro presenti su libretti postali che da accertamenti sono risultati essere oggetto di furto denunciato questa mattina in provincia di Avellino. Per eludere i controlli la Falcone si era presentata accompagnata dal Maggi ed aveva esibito un falso documento di identita’ riportante gli esatti dati anagrafici della vittima del furto sostituita pero’ dalla foto della stessa truffatrice. Insospettito dall’ingente prelievo di denaro, il personale dell’ufficio postale ha allertato i carabinieri che hanno effettivamente constatato il tentativo di truffa mediante utilizzo di documenti falsi e titoli postali derubati, arrestando i due. A questo punto si dovrà vedere l’esatto ruolo dell’ufficiale giudiziario il quale potrebbe anche essere caduto nella trappola della donna. Non è escluso, infatti, che la stessa possa aver architettato il tutto facendosi accompagnare dall’uomo come una sorta di garanzia ‘a vista’. Il tutto verrà però vagliato dal giudice a conclusione dell’interrogatorio.