"La posizione assunta da Eniacque nei confronti del Consorzio idrico di Terra di Lavoro si è arenata su un livello d'intransigenza che non è corretto. Non si può certo rischiare di interrompere un servizio che è di pubblica utilità come quello dell'erogazione dell'acqua, con conseguenze drammatiche per l'utenza, ancor di più in un periodo cruciale come quello del mese di agosto". Lo afferma il presidente della Provincia di Caserta, Riccardo Ventre, in merito "alle difficoltà di liquidità riscontrate dal Consorzio idrico rispetto a cui l'ente creditore, Eniacque, non ha escluso nei giorni scorsi di intervenire in modo drastico". Ventre ha auspicato "un repentino cambio di atteggiamento da parte dei responsabili di Eniacque, al fine di garantire una più tranquilla soluzione della vertenza che potrebbe mettere a repentaglio non soltanto i 65 dipendenti dell'Idrico le cui sorti sono tutelate in prima linea dalla presidente del Consorzio Maria Letizia, ma la stessa erogazione di un servizio irrinunciabile per la collettività". "Per quanto riguarda la Provincia - ha aggiunto Ventre -, noi siamo rispettosi delle decisioni dei giudici, il cui pronunciamento è previsto a settembre. Non intendiamo certo sottrarci alla regolarizzazione della nostra situazione debitoria, ma sarebbe auspicabile che anche Eniacque, e quindi la Regione, si rimettesse con serenità a quanto stabiliranno i giudici alla fine dell'estate. A tal proposito vorrei ricordare che non ci troviamo di fronte alla necessità di porre rimedio ad una massa debitoria tra privati, bensì tra Enti pubblici. Lo stesso servizio fornito è essenziale per il regolare svolgimento della vita quotidiana delle famiglie, prima ancora che per gli Enti che ne sono fruitori. Sarebbe quindi assurdo pensare di poter bloccare, di fatto, lo svolgimento di tutte le attività legate ad un corretto funzionamento dell'apparato afferente al Consorzio idrico".