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MONNEZZA E CAMORRA: CONDANNATO PENTITO COCAINOMANE. A FERRARO RISARCIMENTO


MONDRAGONE (Caserta), 2 agosto 2010 - Si è concluso con sette condanne e due assoluzioni (tra cui quella dell’ex vice di Bertolaso, Claudio De Biasio) la seconda tranche del processo sulle infiltrazioni camorristiche nella società Eco4, che si occupava della raccolta di rifiuti in diversi comuni del Casertano, e in particolare su una truffa ai danni dello Stato. Il procedimento con rito abbreviato si è celebrato davanti al gup del tribunale di Napoli Gabriella Pepe (pm antimafia Alessandro Milita) che ha deciso sulle posizioni degli imputati tra cui l’imprenditore Sergio Orsi, Giuseppe Valente, ex direttore del Consorzio Ce4 e lo stesso pentito dell’inchiesta, Gaetano Vassallo, accusatore anche di alcuni suoi fratelli che non ha mai nascosto di far uso di cocaina come da lui stesso ammesso nel corso di un processo davanti ai giudici sammaritani. La tranche dell’inchiesta della Procura antimafia napoletana riguarda in particolare gli arresti eseguiti all’inizio del 2009 a carico di una quindicina di persone, tra cui lo stesso Orsi, fratello di Michele, ucciso dalla camorra perché aveva svelato gli intrecci tra politica e camorra nella gestione dei rifiuti a Caserta. L'accusa principale contestata agli imputati era quella di aver agevolato gli interessi camorristici del clan dei Casalesi e del clan La Torre di Mondragone. In particolare, il gup ha così quantificato le condanne: Sergio Orsi (4 anni e 8 mesi); Giuseppe Valente (4 anni e 2 mesi); Armando Letizia (2 anni e 4 mesi); Massimiliano Miele (4 anni e 2 mesi); Esterina Pagano (una delle donne del clan, 3 anni e 4 mesi), Annamaria Giarra (2 anni pena sospesa, componente della famiglia del clan La Torre) e Gaetano Vassallo, ex titolare dell Hotel Vassallo, poi divenuto collaboratore di giustizia, condannato a 3 anni e 4 mesi, difesi dagli avvocati Giuseppe Stellato, Giacomo Cassandra, Michele Griffo, Alfonso Furgiuele e Domenico Letizia. Assolti Mario Cavaliere e l’architetto Claudio De Biasio ex subcommissario ai rifiuti con delega agli impianti ed ex direttore del Consorzio di bacino Caserta 4. Per quest’ultimo, difeso dall’avvocato Carlo Destavola, già assolto nella prima tranche del processo lo scorso marzo, sono cadute le accuse di riciclaggio e corruzione mentre il gup ha deciso la prescrizione del reato di turbativa d’asta escludendo il favoreggiamento camorristico. Secondo l'antimafia di Napoli, gli imputati conquistavano gli appalti con la violenza e le minacce; avevano il monopolio della raccolta rifiuti in 18 comuni della cintura napoletana. Sono accusati di truffa, illecita concorrenza e associazione mafiosa. Il gup ha anche condannato Orsi, Valente e Vassallo a risarcire la società Ecocampania di Nicola Ferraro (già consigliere reginale dell'Udeur) estromessa da una gara d'appalto milionaria tra Castelvolturno e Mondragone.

 
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