CASERTA, 14 LUGLIO 2010 - Non solo lotta al grande crimine, a quello organizzato, ma anche a alla microcriminalità. Parole del ministro degli interni Roberto Maroni ieri a Caserta, appuntamento oramai consueto da un paio d’anni, dopo i gravi fatti di sangue sul litorale domizio. Il governo - ha detto il capo del Viminale - non dimentica la lotta alla microcriminalità, mentre registra grandi risultati nella lotta alla criminalità organizzata, ma chiede più collaborazione dei sindaci per la sicurezza nella grandi aree urbane e per reati come la contraffazione. «Non abbiamo dimenticato la piccola criminalità ma sconfiggerla richiede anche il coinvolgimento delle amministrazioni locali – ha precisato in un suo intervento - al nord alcune ordinanze di sindaci, e mi piace ricordare un sindaco non del Pdl, come Massimo Cacciari, ci hanno consentito di contrastare la contraffazione. A Venezia è stato vietato il trasporto di merci in grandi sacchi di plastica. Contro la vendita di prodotti contraffati bisogna chiedere conto ai sindaci». Il ministro degli interni ha rilanciato anche i volontari della sicurezza delle ronde. Il ministro ha anche ribadito l'intenzione di andare avanti con il programma dei poliziotti di quartiere nelle grandi città. «Volgiamo continuare questa esperienza e pensiamo di finanziare i poliziotti di quartiere con i fondi dei conti correnti sequestrati alla criminalità – ha proseguito - che confluiscono nel fondo unico per la giustizia. Al 30 giugno il fondo assomma a 2 miliardi di euro. Con questi soldi finanzieremo l'esperienza del poliziotto di quartiere e la video sorveglianza nei grandi centri urbani». Accenno anche all’istituto delle ronde la cui esperienza è stata vissuta positivamente dai sindaci del Nord. Non è mancato l’accenno ai fatti del giorno, come il caso Cosentino. «Dimissioni del sottosegretario? Chiedete a lui, io non ho nulla da aggiungere a quanto ho detto in questi giorni», ha detto Maroni parlando di «un membro del governo sottoposto ad indagine, ma mai condannato». E poi: «Questo è il governo che ha stabilito il record nell’aggressione ai patrimoni del crimine organizzato e che può vantare risultati che nessun'altro può vantare. Rivendico al nostro governo questi risultati»