CASERTA, 3 LUGLIO 2010 - Un operaio di origini portoghesi, Antonio Pereira, di 43 anni, residente da anni ad Alvignano, un comune dell'alto Casertano, in preda a un raptus di follia ha tentato di uccidere la moglie, una quarantenne del luogo, davanti ai due figli di 2 e 5 anni. L'uomo l'ha prima colpita con calci e pugni e poi le ha inferto alcune coltellate. Le grida della donna hanno richiamato l'attenzione dei vicini i quali hanno avvertito i carabinieri. Giunti poco dopo sul posto i militari sono riusciti a disarmare l'operaio. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. La moglie, che è riuscita a parare alcuni colpi, ha riportato lesioni non gravi al cranio e ferite da punta e da taglio alla regione dorsale. Ricoverata nell'Ospedale di Piedimonte Matese con prognosi riservata, non è stata ritenuta in pericolo di vita dai sanitari. Secondo quanto accertato dai carabinieri, tra i coniugi erano frequenti i litigi, sembra per motivi di gelosia, che scoppiavano soprattutto quando l'uomo si ubriacava.