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EX VICESINDACO GAMBIZZATO: DUE ORDINANZE CAUTELARI


Un pregiudicato di Casapesenna (Caserta), Antonio Basco, è stato arrestato oggi dai carabinieri di Caserta come uno dei presunti responsabili di un attentato avvenuto nell'88 contro il vicesindaco del paese, che rimase paralizzato. Un altro indagato, Pasquale Spierto, già latitante, è sfuggito alla cattura. Nei confronti dei due è stato emesso un ordine di custodia cautelare dal gip napoletano Fausto Izzo, su richiesta del pm della Dda Raffaele Cantone. Basco e Spierto sono considerati esponenti di spicco del clan camorristico dei casalesi. Secondo la procura antimafia, i due parteciparono con il loro capoclan Vincenzo Maisto (poi deceduto) al ferimento del vicesindaco pro tempore di Casapesenna, l'ingegner Antonio Cangiano, avvenuto il 4 ottobre dell'88. L'amministratore fu raggiunto da tre colpi di pistola e rimase invalido su di una sedia a rotelle. L'attentato fu deciso dal clan di Maisto (all'epoca già vicino ai casalesi) perché Cangiano aveva cercato di bloccare alcuni appalti concessi senza gare regolari ad imprese vicine ai camorristi. Casapesenna è un comune al alta densità mafiosa ed in passato era controllato strettamente dai casalesi. Il vicesindaco aveva da poco assunto la carica in una giunta anomala Dc-Pci. Cangiano all'epoca non aveva saputo fornire elementi sul movente e sugli esecutori. La vicenda è stata ricostruita successivamente grazie ai racconti dei pentiti, fra i quali Carmine Schiavone, Dario De Simone, Giuseppe Quadrano, Alberto Di Tella, Domenico Frascogna e Giacomo Maisto.

 
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