CASERTA, 26 MAGGIO 2010 (Casertasette) - Il Centro Polispecialistico Iatropolis “Città della medicina”, a mezzo sottoscritti legali, con riferimento alle notizie pubblicate da organi di stampa e diffuse anche attraverso trasmissioni televisive a rilevanza nazionale (“PORTA A PORTA” del 25.5.2010) riguardanti la vicenda che ha visto coinvolta la paziente A.B. e facendo seguito al comunicato stampa già divulgato, intende ulteriormente precisare quanto segue: deve considerarsi destituita di ogni fondamento la notizia diffusa dal sottosegretario del Ministero della Salute Francesca Martini secondo la quale il predetto centro non sarebbe in possesso della Autorizzazione Regionale a svolgere interventi di chirurgia e che, pertanto, l’intervento al quale è stata sottoposta la paziente Benincasa Annabella non poteva essere effettuato presso il centro. In realtà la società Genesis Day Surgery Diagnostic Therapeutic Center, che gestisce il Centro Iatropolis, è titolare di autorizzazione regionale allo svolgimento delle seguenti attività sanitarie: - attività sanitaria in regime ambulatoriale e day surgery per prestazione di: procreazione medicalmente assistita di livello; fisiopatologia della riproduzione umana (concepimenti assistiti, ecografia, ginecologia, andrologia, psicologia della coppia , laserterapia) ¸laboratorio specializzato di Microbiologia e sieroimmunologia; day Hospital ginecologico con numero 4 posti letto; diagnostica clinica polispecialistica; chirurgia ambulatoriale, Day Surgery con una dotazione di n. 9 posti letto; diagnostica cardiovascolare non invasiva. Da tale autorizzazione, pertanto, si evince che l’intervento di mastoplastica additiva al quale è stata sottoposta la paziente Annabella Benincasa e che si svolge in regime di Day Surgery, tendenzialmente con anestesia locale con sedazione, era assolutamente praticabile presso il Centro Iatropolis. Del resto lo stesso Ministro della Salute, come già riportato da alcuni organi di stampa, ha provveduto a smentire le dichiarazione del Suo Sottosegretario in ordine alla presunta assenza delle autorizzazioni regionali. Va ancora precisato, a scanso di fuorvianti interpretazioni della vicenda, che la chiusura di alcuni locali del centro Iatropolis disposta dai NAS afferisce a problematiche di carattere tecnico-amministrativo riguardanti una diversa destinazione di uso degli stessi rispetto a quanto autorizzato; in ogni caso la chiusura dei predetti locali non ha alcuna relazione con quanto accaduto alla paziente Annabella Benincasa. Dalla puntuale e precisa ispezione dei predetti NAS non sono emerse irregolarità di alcun genere afferenti le sale operatorie che sono pertanto attualmente in funzione. E’ evidente che le inesatte notizie diffuse sono il frutto di una valutazione poco attenta delle risultanze della ispezione dei NAS e hanno indubbiamente ingenerato sconcerto nei pazienti del centro Iatropolis e dei potenziali utenti dello stesso, nonché generato nell’opinione pubblica l’erronea convinzione di trovarsi di fronte ad una struttura “ fuori legge”. Probabilmente la possibilità di un contraddittorio avrebbe evitato la diffusione di notizie così imprecise. Si prega pertanto, nell’interesse di una corretta informazione e onde evitare la ulteriore diffusione di notizie destituite di fondamento, di voler dare risalto al presente comunicato, con pari forza giornalistica e televisiva rispetto a quanto erroneamente già divulgato. Lo riferiscono i legali della clinica, avvocati Bernardino Lombardi ed Eugenio Russo