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CASERTA, CRONACA E INFORMAZIONE 24 ORE: TELEX NEWS


RIFIUTI:ISPRA,RACCOLTA DIFFERENZIATA A 30% IN ITALIA IN 2009 LAZIO A 13%, DA 2007 A 2008 NAPOLI -2%, SARDEGNA +7%

CASERTA, 28 APRILE 2010 - La raccolta differenziata raggiunge nel 2009 il 30,6% sulla produzione totale dei rifiuti in Italia. Va bene il nord che arriva al 45,5%, superando l'obiettivo del 45% fissato dalla normativa. Sono lontani, invece, sia il centro con il 22,9%, sia il sud fermo al 14,7%. Uno dei risultati peggiori è del Lazio, con il 12,9%. La differenziata arretra a Napoli di quasi due punti percentuali, passando dall'11,5% (al 2007) al 9,6% del 2008. Il miglior progresso lo compie la Sardegna, con un balzo del 6,9%. Questa la fotografia della raccolta differenziata nel nostro Paese fornita dal 'Rapporto sui rifiuti urbani 2009' dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). A livello regionale, il Trentino Alto-Adige è in testa con una quota del 56,8%, secondo è il Veneto con il 52,9%. Vanno bene anche l'Emilia-Romagna al 42,7% e il Friuli Venezia Giulia al 42,6%. Per il centro, la Toscana fa registrare la migliore percentuale con il 33,6%. Al sud cresce la raccolta della Campania di 5,5 punti percentuali, con le province di Avellino al 36,9% e di Salerno al 33,3% che mantengono la media alta, a fronte delle "problematiche connesse alle condizioni emergenziali" delle province di Napoli (al 14,8%) e di Caserta (al 11,5%). Tra le città con più di 150 mila abitanti, Reggio Emilia, con il 47,3%, è la migliore. In totale sono 15 le città oltre il 30%, e tra queste Torino e Milano. Roma migliora di poco, toccando il 17,4%. Tra le città del sud, Cagliari è al 17,8%, Bari al 16,8%, mentre Catania, Palermo e Messina hanno tassi "decisamente bassi", sotto il 10%

RIFIUTI: LA CRISI SI VEDE DAL CASSONETTO, -2,2% AL SUD RAPPORTO ISPRA; MALE LAZIO E ROMA, ECOBALLE COME DISCARICA

ROMA, 28 APR - Quando il bidone della spazzatura è pieno il sintomo è chiaro: i consumi sono elevati, tanto che una volta l'indice di produzione di rifiuti indicava anche il tasso di ricchezza della popolazione. Oggi, in Italia sulla riduzione dello 0,2% della produzione totale di rifiuti incide, infatti, soprattutto la frenata del Pil e della spesa delle famiglie che "nel 2008 si è ridotta dell'1%". A dare la dimensione dello stato dell'arte dell'immondizia italiana, mettendola in correlazione con indicatori socio-economici, il 'Rapporto sui rifiuti urbani 2009' presentato dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Pertanto, il cassonetto quale barometro della crisi: la produzione di rifiuti si ferma a 32,5 milioni di tonnellate in totale. Lo stop più evidente è al sud dove cala del 2,2% mentre scende dello 0,7% al centro. Il Nord registra, invece, una crescita pari all'1,5%. E anche la produzione pro-capite segna un calo a 541 chilogrammi per abitante all'anno, con la Toscana che a livello regionale detiene la produzione pro-capite più alta pari a 686 kg e la Basilicata che fa registrare il valore più basso con 386 chilogrammi a testa. La discarica, secondo il rapporto 2009, si conferma "la forma più diffusa di smaltimento di rifiuti urbani" anche se é "l'opzione meno adeguata dal punto di vista ambientale": nel 2008 sono finite in discarica 16 milioni di tonnellate di spazzatura, pari al 45% del totale. Il Lazio è in assoluto la regione che smaltisce in discarica la maggior quantità di rifiuti: oltre 2 milioni e 800 mila tonnellate corrispondenti all'86%. E soltanto il comune di Roma ne invia quasi 1,5 milioni. Il dato incoraggiante è che viene segnalata una riduzione - rispetto al 2007 - di 930.000 tonnellate (-5,5%) imputabile soprattutto alla riduzione del 9% per il Sud e del 7% per il Nord, mentre il Centro aumenta di 75.000 tonnellate la quota smaltita in discarica (+1,5%). Per quanto riguardo l'uso della discarica, la Lombardia è la regione più virtuosa mandando dal momento che conferisce soltanto l'8% del totale, migliorando del 14%. Mantengono un bel passo anche il Friuli Venezia Giulia con il 16%, il Veneto (22%) e il Trentino Alto Adige (36%). Ulitme in quanto a smaltimento in discarica sono il Molise con il 90% di conferimento, la Sicilia con l'89% e la Puglia con l'80%. Preoccupante, invece, il fatto che le cosìdette ecoballe (che in Campania sono arrivate a sfiorare i 6 milioni alla fine del 2008), osserva l'Ispra, a causa di un tempo di stoccaggio prolungato, siano da considerarsi come il conferimento in discarica. Per quel che riguarda la raccolta differenziata il Bel Paese raggiunge nel 2009 il 30,6% sulla produzione totale: il nord arriva al 45,5% (oltre il target del 45% fissato dalla normativa), ma restano lontani sia il centro con il 22,9%, sia il sud fermo al 14,7%. Il Lazio non brilla nemmeno per differenziata: la Regione registra, infatti, uno dei risultati peggiori con il 12,9%. E anche a Napoli la differenziata arretra di quasi due punti percentuali, passando dall'11,5% del 2007 al 9,6% del 2008. Mentre il miglior progresso lo compie la Sardegna, con un balzo del 6,9%. A livello regionale, il Trentino Alto-Adige è in testa con una quota del 56,8%, seguito dal Veneto con il 52,9%. Per il centro, in Toscana la migliore percentuale con il 33,6%. Al sud cresce la raccolta della Campania di 5,5 punti percentuali, con le province di Avellino al 36,9% e di Salerno al 33,3% che mantengono la media alta, mentre la abbassano quelle di Napoli (al 14,8%) e di Caserta (al 11,5%) dove vengono segnalate - dal rapporto - "ancora situazioni emergenziali". Tra le città con più di 150 mila abitanti, Reggio Emilia, con il 47,3%, è la migliore. In totale sono 15 le città oltre il 30%, e tra queste Torino e Milano. Roma migliora di poco, toccando il 17,4%. Tra le città del sud, Cagliari è al 17,8%, Bari al 16,8%, mentre Catania, Palermo e Messina hanno tassi "decisamente bassi", sotto il 10%.

SOLIDARIETA': DA CASERTA PARTE LA MISSIONE PRO ALBANIA

CASERTA, 28 APRILE 2010- Il sindaco Nicodemo Petteruti e l'assessore con delega alla Protezione civile, Ferdinando Piscitelli ,hanno presentato la quarta missione pro Albania "Giovanni Paolo II". L'iniziativa è stata promossa dal Comune di Caserta in collaborazione con l'associazione "Albamyriam" e con la comunità parrocchiale S.Maria Assunta di Mezzano. L'autocolonna del Gruppo Comunale di Protezione Civile di Caserta partirà lunedì prossimo, 3 maggio, con un carico di derrate alimentari ed altri generi di prima necessità alla volta di Scutari, cittadina del nord dell'Albania. Il materiale raccolto negli ultimi mesi grazie alla solidarietà dei casertani sarà donato all'Orfanotrofio asilo di Scutari diretto da Suor Romandina Buscemi della curia vescovile di Caserta, religiosa da anni impegnata nella delicata iniziativa caritatevole. Il gruppo, composto da volontari della Protezione Civile e da personale della Polizia Municipale (che ha volontariamente rinunciato all'indennità di missione), sarà guidato dallo stesso assessore Piscitelli e dall'ispettore Giorgio Catapane, coordinatore del Gruppo comunale della Protezione civile di Caserta. La partenza è prevista lunedì prossimo alle ore 12 da piazza Duomo, dopo la solenne benedizione impartita dal Vescovo Mons.Pietro Farina. L'autocolonna si dirigerà alla volta di Bari da dove, con un traghetto di linea raggiungerà l'Albania. Il gruppo permarrà in Albania quattro giorni, nel corso dei quali sono previsti anche incontri ufficiali con le autorità diplomatiche italiane e con il sindaco della città di Scutari. MAGISTRATI, CORSO A SANTA MARIA CAPUA VETERE

CASERTA, 28 APRILE 2010 - Avvocati e commercialisti hanno partecipato all'incontro con il tenente colonnello, Michele Iadarola, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, nell'ambito delle attività del Corso di perfezionamento e di formazione per magistrati tributari che si sta svolgendo nella Scuola di Formazione Forense di S. Maria Capua Vetere., presieduta dall'avvocato Elio Sticco, sotto l'egida del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria di Roma. Coordinatore dell'incontro il presidente Commissione Regionale Tributaria di Napoli, Pasquale Menditto. "A seguito delle nuove disposizioni impartite dal Ministero - è cambiato l'approccio con il contribuente per le attività di verifica e niente più blitz traumatici. La G.d.F - ha spiegato tra l'altro, l'Ufficiale - non è impegnata soltanto nella ricerca di evasori fiscali ma anche in altre importanti attività giudiziarie come quella recente sull'inquinamento ambientale dei Regi Lagni" . Il Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta ha una competenza per effettuare verifiche su aziende che hanno un volume di affari superiore ai 5 milioni di Euro, quelle con un volume inferiore vengono controllate dalle rispettive Compagnie competenti per territorio. "Non sempre, però - ha sottolineato Iadarola - i grandi volumi di affari significano grandi evasioni fiscali. Infatti le aziende che hanno un rilevante fatturato, con investimenti notevoli, non sono sempre portate all'evasione, sia per difendere la propria immagine e sia perché hanno una perfetta organizzazione amministrativa nella cura della contabilità. In queste aziende è difficile, perciò trovare la famosa 'contabilita' in nerò". Ad avvocati e commercialisti l'Ufficiale ha illustrato, poi, le fasi della verifica fiscale.

 
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