CASERTA, 26 APRILE 2010 - Il gip Maurizio Santise, del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ha rimesso in libertą quasi tutti i 22 allevatori di bufale agli arresti domiciliari dal 16 aprile scorso con l'accusa di avere contribuito all'inquinamento dei Regi lagni. Il giudice ha anche disposto il dissequestro della maggior parte degli allevamenti sequestrati nel corso dell'operazione dalla Guardia di Finanza. Nel corso degli interrogatori di garanzia, gli allevatori hanno infatti dimostrato di aver ottemperato agli obblighi di legge in materia di smaltimento dei rifiuti dopo le ispezioni dell'Arpac. L'inchiesta, nella quale sono coinvolti anche i gestori di quattro depuratori, funzionari regionali e docenti universitari in qualitą di consulenti della Regione, potrebbe nelle prossime settimane passare alla Procura di Napoli in base al decreto Berlusconi del novembre 2008 in materia di reati ambientali.
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