CASERTA, 21 APRILE 2010 - Salvatore Laiso, di 28 anni, fratello di Crescenzo, ucciso ieri in un agguato a Villa di Briano (Caserta), e' stato arrestato dalla Squadra Mobile di Caserta perche' ritenuto uno degli esecutori materiali del triplice omicidio di Modestino Minutolo, Francesco Buonanno e Giavanni Battista Papa, uccisi nel maggio dello scorso anno, per uno sgarro ai Casalesi nella gestione delle estorsioni tra Grazzanise e Capua. I tre uccisi, ma anche i due fratelli Laiso, sono tutti ritenuti affiliati alla fazione dei casalesi, ancora capeggiata da uno dei capi storici della cosca, Francesco Schiavone, soprannominato Sandokan. Salvatore Laiso e' stato arrestato in esecuzione di un decreto di fermo della DDA di Napoli. Non e' escluso che l'omicidio di Crescenzo Laiso, ucciso ieri con colpi di pistola mentre era a bordo di una Smart, in una strada periferica di Villa di Briano, possa essere legata al triplice omicidio di circa un anno fa.

COSENTINO PLAUDE ARRESTO LAISO, NUOVO COLPO AI CLAN<

"L'arresto di Salvatore Laiso, avvenuto grazie anche ad un'abile operazione della squadra mobile di Caserta, segna un nuovo e duro colpo alla criminalità organizzata portato a segno dal Governo Berlusconi che si conferma come l'esecutivo della legalità". Lo afferma il sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, coordinatore regionale del Pdl della Campania.<è> CRONACA 24 ORE

OPERAZIONE 'ULTIMO ATTO', CHIUDE INDAGINE DEL 2006

CASERTA, 20 APR - E' stata denominata 'Ultimo atto', l'operazione che oggi ha portato all'arresto di sei persone per estorsioni. Conclude un'attività investigativa avviata nel 2006 tra Grazzanise e comuni limitrofi, nei confronti di una vasta organizzazione riconducibile alla fazione dei Casalesi, ritenuta capeggiata dalla famiglia di Francesco Schiavone, detto Sandokan. Una cosca, ormai decimata da continui arresti, operante nel settore delle estorsioni ad imprenditori e commercianti della zona ma anche attraverso il furto di macchine ed attrezzature agricole, restituite dietro pagamento di somme di denaro, ovvero con il sistema del 'cavallo di ritorno' e di rapine ad autotrasportatori. Le indagini scattarono a seguito di una denuncia di un agricoltore, una delle numerose vittime del racket delle estorsioni. Nove affiliati furono arrestati in una prima operazione, denominata 'cento passi', nella quale furono sequestrati alcuni ordigni, preparati artigianalmente con oltre 6 chili di esplosivo, che affiliati alla cosca avrebbero dovuto far brillare davanti alla locale caserma dei carabinieri, come ritorsione ai continui arresti e sequestri di armi da parte dei militari. Le misure restrittive di questa mattina sono state notificate a Salvatore Di Giovanni, di 35 anni, arrestato nella propria abitazione a Mondragone; nel carcere di Teramo a Giovanni Izzo ed in quello di S.Maria Capua Vetere ad Alfonso Cacciapuoti, Gianluca Fulgido, Antonio Mercadante e Gioacchino Tucci.

VOTO DI SCAMBIO: ELEZIONI C. DI PRINCIPE,SOSPETTI E INDAGINI

CASERTA, 20 APR - Potranno essere condizionati dall'esito delle indagini della magistratura e delle forze dell'ordine, i risultati della tornata amministrativa di Casal di Principe, che ha visto nuovamente il successo di Pasquale Martinelli, medico ortopedico, sindaco della città già una decina di anni fa, eletto al primo turno con il sostegno dell'Udeur e di altre due liste, di cui una ispirata, ma non ufficialmente, dal Pd. Martinelli ha prevalso con largo margine rispetto agli altri due candidati, Elio Natale del Pdl e Vincenzo Schiavone, sostenuto dalla lista "Partito del Sud". Mentre si preparano i festeggiamenti per brindare al successo dell'ex esponente del Pdl ed assessore ai lavori pubblici della giunta uscente (capeggiata da Cipriano Cristiano, rimosso per la vicenda rifiuti), i magistrati della Dda di Napoli e della Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere hanno iniziato ad esaminare la vasta documentazione sequestrata ieri dai carabinieri nel corso delle dieci perquisizioni, disposte dalla stessa Dda; perquisizioni effetuate dai militari nella sede del comune, nelle abitazioni di alcuni candidati, nelle sedi del Pdl e dell'Udeur, nell'ambito di indagini su presunte pressioni, anche da parte della criminalità organizzata, per condizionare il voto. Indagini sono in corso anche nei confronti delle cinque persone destinatarie di informazioni di garanzia perché sospettate di voto di scambio. Ci sarebbero accertamenti anche nei confronti di una trentina di candidati di alcune liste.