CASERTA, 29 MARZO 2010 - (C7) - Chiusura dei seggi elettorali con coda giudiziaria, in provincia di Caserta, dove questo pomeriggio – ad un’ora dallo stop al voto – la Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione con relativo sequestro di documentazione in alcuni comitati elettorali della candidata Michela Pontillo (lista Caldoro); nell’abitazione di famiglia di quest’ultima e in quella dove abita con il marito Antonio Scialdone, direttore del Consorzio Rifiuti, a Vitulazio. Il provvedimento, che scaturisce da una doppia inchiesta sull’ente di corso Giannone la cui gestione è finita prima sotto la lente degli inquirenti sammaritani e poi quelli napoletani competenti per materia, sarebbe firmato da tre sostituti della Procura di Santa Maria Capua Vetere. La notizia, i cui dettagli si conosceranno nelle prossime ore, è circolata nel tardo pomeriggio negli ambienti politici: il decreto di perquisizione vedrebbe più di una ipotesi di reato (atto dovuto in queste circostanze) ipotizzata a carico di cinque persone gravitanti nell’orbita del Consorzio, tra cui lo stesso Scialdone e la moglie. Un provvedimento che segue di pochi giorni la denuncia dello scorso 25 marzo presentata da Paolo Ferrero candidato presidente della Federazione della Sinistra il quale, in un dettagliato dossier consegnato agli inquirenti, aveva parlato di carriere, assunzioni e posti di lavoro in cambio di voti attorno alla candidatura della Pontillo. Accuse già respinte da quest’ultima e dal consorte.