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DISTRETTO IDROGRAFICO APPENINO MERIDIONALE: PRESTGIACOMO APPROVA PIANO


ROM, 26 FEBBRAIO 2010 - E’ stato approvato il Piano di Gestione delle Acque del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale in sede del Comitato Istituzionale convocato lo scorso 24 febbraio a Roma dal Ministro Prestigiacomo. Al termine della riunione un commento a caldo di soddisfazione: “ Abbiamo raggiunto un risultato storico – commenta Vera Corbelli, segretario Generale del Distretto-, l’approvazione del Piano di Gestione delle Acque delle sette regioni del mezzogiorno, rappresenta una svolta per la gestione e tutela delle acque in un territorio ampio pari a oltre 68.000 kmq. Un lungo programma di incontri, seminari, consultazioni pubbliche svolto d’intesa con le regioni facenti parte del secondo distretto nazionale per estensione e con associazioni di categoria, ambientaliste, università e professionisti impegnati nella costruzione del Piano”. Un lavoro di continuo raccordo svolto dal pool di tecnici che dalla sede di Caserta del Distretto Idrografico nonché autorità di Bacino Liri Volturno Garigliano, hanno costruito una rete di collaborazioni con gli uffici tecnici delle sette regioni del Distretto raccogliendo, elaborando e monitorando dati sui trasferimenti, disponibilità e uso delle acque. Il Piano di Gestione delle Acque del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, elaborato dall’Autorità di Bacino dei fiumi Liri Garigliano e Volturno e dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise e Puglia ai sensi della Direttiva 200/60, D.Lvo 152/06, L. 13/09, D.Lvo 194/09 è stato completato e sarà presentato al Comitato Istituzionale* convocato dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare On.le Prestigiacomo il 24 febbraio 2010. Le attività sviluppate hanno visto: la caratterizzazione del sistema fisico ambientale, l’analisi delle pressioni e degli impatti (criticità e rischio delle acque), degli usi (potabili, irrigui e industriali) , del sistema gestionale e tariffario, delle reti di monitoraggio e controllo di tutti i corpi idrici (superficiali e sotterranei), il programma di misure ed interventi (strutturali e non strutturali), l’attuazione di un percorso di informazione e consultazione pubblica, la valutazione ambientale strategica del Piano. Si tratta di un Piano che interessa una area vasta, circa 68.200 kmq., - per la quale ad oggi non era stata registrata alcuna condivisione e partecipazione in materia di governo unitario della risorsa acqua - e che costituisce uno “strumento incisivo” per una politica ambientale sociale ed economica eticamente sostenibile. Le caratteristiche che “connotano” e danno “forza” al distretto idrografico dell’Appennino Meridionale sono molteplici, prime fra tutte: - Il trasferimento d’acqua superficiale (tra Molise/Campania, Molise/Puglia, Lazio/Campania, Campania/Puglia, Basilicata/Campania, Basilicata/Calabria); - I travasi tra acque sotterranee che interessano i territori di tutte le Regioni del distretto. Le elaborazioni sviluppate, in linea con i contenuti della Direttiva 2000/60/CE e del D.Lvo 152/06, hanno consentito di definire un Piano che rappresenta un “Master Plan a livello di distretto idrografico” che, finalmente, da “contezza” di quelli che sono i punti di “debolezza” e di “forza” del nostro territorio e definisce misure ed interventi da realizzarsi nei prossimi anni, per il raggiungimento degli obiettivi ambientali e per l’attuazione della strategia unitaria per una “amministrazione virtuosa” del bene acqua che garantisca lo stesso in un’ottica di solidarietà e sostenibilità e nel contempo assicuri la fruizione secondo regole improntate sui diritti e doveri dei cittadini. Il Piano vedrà un suo aggiornamento nei prossimi anni con tappe fissate per il 2013, 2015, 2021, 2032. Nonostante il poco tempo a disposizione, marzo 2009-febbraio 2010, l’Autorità di Bacino dei fiumi Liri Garigliano e Volturno è stata capace di elaborare un Piano estremamente rilevante per il distretto e per il nostro paese, grazie al quale il Governo Italiano eviterà di incorrere in infrazioni pecuniarie ed evitare la perdita di risorse destinate alla programmazione finanziaria.

 
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