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GENETICA E AGRICOLTURA: PIU' BUFALE FEMMINE CON SEME SESSATO

Convegno a Capua con medici, esperti, veterinari, docenti universitari e allevatori di Caserta, Salerno, Latina e Frosinone


CAPUA (CASERTA), 29 GENNAIO 2010 - “Senza genetica non c’è miglioramento genetico e non c’è un’azienda che vuole stare al passo con i tempi. Finora il prezzo del latte di bufala ha consentito di tenere in piedi le aziende ma il latte di bufala è comunque legato al prezzo del latte di vacca che scenderà, quindi biognerà produrre di più, e poter produrre di più bisogna fare latte e quindi fare genetica”. Parole del prof. Luigi Zicarelli, preside della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Napoli Federico II, tra i relatori della presentazione del primo seme sessato al mondo, di bufalo di Razza Mediterranea Italiana. La convention si è svolta a Capua (Caserta) ed ha interessato il mondo allevatoriale e veterinario delle province di Caserta, Salerno, Frosinone e Latina. Il “seme sessato”, prodotto per le aziende ‘’Centro Tori Chiacchierini’’ di Perugia e per L’'Azienda Agricola Casabianca’’ di Fondi (Latina), segna una svolta epocale per l'allevamento bufalino. Grazie a ciò gli allevatori potranno scegliere se far nascere femmine o maschi dalle proprie bufale. “Per poter chiudere il bilancio delle aziende, bisogna produrre di più – prosegue il prof Zicarelli – e se si ha la possibilità di far nascere solo bufale femmine si diminuisce il numero di femmine-madri da scegliere, quindi si scelgono le migliori e di conseguenza il riflesso genetico sarà più veloce. Chi non sarà al passo con i tempi sarà costretto a chiudere come è accaduto con l’allevamento delle vacche dove si è registrata una flessione del 40 per cento”. “E’ la prima volta, dal punto di vista commerciale – ha affermato il prof. Giuseppe Campanile della facoltà di Zootecnia della Facoltà federiciana – che in Italia viene prodotto il seme sessato di razza di bufalo mediterraneo, razza invidiata in tutto il mondo per le sue caratteristiche. Grazie alla bufala, gli allevatori potranno vendere non solo latte ma anche genetica”. L'allevamento italiano tipico, dunque, taglia il traguardo prima degli altri e lo fa in anteprima mondiale anticipando tutti , utilizzando risorse proprie, senza appesantire la collettività di aggravi ulteriori, solo grazie all'iniziativa di due imprenditori il ‘’Centro Tori Chiacchierini’’ di Perugia, diretto da Anna Chiaccherini e l’'Azienda Agricola Casabianca’’ di Fondi (Latina) che collaborano da anni con il Consorzio Cipab per la crescita genetica degli allevamenti presieduto dal dottor Francesco D’Ausilio. I benefici del seme sessato sono molteplici: si potranno dimezzare i tempi per il miglioramento genetico e far crescere velocemente, il potenziale zootecnico tipico dell'Italia, dando agli allevatori la possibilità, in un momento difficile per tutta la zootecnia, di aumentare il proprio reddito aziendale aumentando sia le produzioni di latte, che quelle derivanti dalla vendita del proprio materiale genetico con chance ulteriori rispetto al passato; l'allevatore potrà decidere quanti maschi far nascere nel proprio allevamento, in base alle proprie necessità, evitando perdite economiche derivanti da essi e concentrando cosi le proprie attenzioni all’allevamento delle femmine, fonte di sicuro reddito oltre al valido aiuto per il ripristino della consistenza della propria mandria, in corso di risanamento sanitario, ottenendo cosi, in tempi rapidi, la rimonta necessaria solo dalla propria azienda. Nel corso del convegno, hanno relazionato anche Giorgio Persicce, medico veterinario dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma; il dottor Innes Drummond responsabile produzione del laboratorio Cogent; Massimo Palladino, medico veterinario specialista in alimentazione animale, del servizio tecnico società Mignini e Petrini.

 
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