CASERTA 27 GENNAIO 2010 - "Chi altera il disciplinare di produzione della mozzarella di bufala fa un danno non solo a se stesso, ma a tutto il sistema Campania. Aiutando, di fatto, quella campagna scatenata contro questo nostro prodotto tipico da grandi potentati economici presenti sul mercati con succedanei spacciati fraudolentemente per mozzarella. Per questo motivo, ho costituito un gruppo giuridico che dovrà supportare la tutela e la qualità dei nostri prodotti in tutte le sedi". Lo ha affermato l'assessore regionale all'Agricoltura, Gianfranco Nappi, intervenendo ai lavori dell'VIII commissione permanente del Consiglio regionale, presieduta da Sebastiano Sorrentino. Un'audizione richiesta dalle organizzazioni del mondo agricolo preoccupate per lo stato di salute del comparto, soprattutto nella zona a cavallo tra le province di Napoli e Caserta, il cosiddetto "piano campano", tra le aree più fertili e produttive del mondo. Al centro della riunione, la recente decisione del ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, di commissariare il consorzio per la tutela della mozzarella di bufala dop a causa di alcune irregolarità riscontrate nel processo di lavorazione. "Avevo messo sul chi vive il ministro già nel luglio dello scorso anno, appena insediato - ha rivelato Nappi. - In particolare, non mi tornava che tra governo e consorzio di tutela ci fosse un rapporto esclusivo, che bypassa completamente la Regione. In quei giorni, ricordo, era esplosa la polemica sulle famose quote di latte congelato da utilizzare per la produzione della nostra mozzarella". "Ho fatto più volte presente che la Regione, protagonista assoluta nella filiera dei controlli sull'agroalimentare, non poteva essere esclusa, e che all'interno del consorzio oggi commissariato c'era uno squilibrio di rappresentanza che penalizzava troppo gli allevatori, a tutto vantaggio dei titolari dei caseifici e dei produttori. Solo nel 2009 - ha precisato l'assessore all'Agricoltura - la Regione ha effettuato 6000 controlli sulla mozzarella: più di 600 sono stati dedicati all'identificazione di specie, vale a dire la tipicità del prodotto. Nel 2010 diventeranno più di mille". Dopo aver annunciato che il governo regionale ha stanziato un milione e seicentomila euro per una massiccia campagna di promozione della mozzarella di bufala campana, e che all'interno delle strategie di rilancio del settore un posto preminente sarà occupato dal maggiore sostegno che la Regione garantirà agli allevatori, Nappi ha fornito le cifre dell'emergenza brucellosi, particolarmente sentita in provincia di Caserta: "Oggi, da commissario governativo, posso dire che registriamo il punto più basso di presenza della brucellosi nei nostri allevamenti. Siamo ad un passo dal completare l'opera. Siamo riusciti a recuperare tra i 12 e i 13 milioni di euro per i rimborsi agli allevatori. Altri 20 milioni li attingeremo dai fondi per le aree sottosviluppate (Fas): una metà sarà investita in un bando per la realizzazione di impianti di trattamento delle deiezioni animali, l'altra metà per interventi per la salute degli animali". Infine, Nappi ha annunciato che il genoma della bufala mediterranea campana diventerà presto patrimonio dell'Istituto Zooprofilattico della Regione, passo indispensabile per creare l'anagrafe bufalina. "Apprezzo molto l'impegno dell'assessore Nappi - è stato il commento del presidente dell'VIII commissione, Sorrentino - In questo ultimo scorcio di legislatura la commissione non farà mancare il proprio contributo per la tutela e il rilancio delle eccellenze dell'agroalimentare campano". Nel prosieguo della riunione, l'VIII Commissione ha ascoltato i rappresentanti delle categorie sulla crisi del comparto della nocciola e sulla nuova proposta di legge regionale in materia di esercizio venatorio.