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VICENDA MOZZARELLA: CRONOLOGIA DEGLI AVVENIMENTI, NESSUN COMMISARIAMENTO


CASERTA, 20 GENNAIO 2010 - Lettere anomime su analisi parziali, indagini dei Nas e sequestri, licenziamenti e posti a rischio, sicurezza e falle nel disciplinare, rischio scissione, richieste di scusa, smentite, denunce, lo sfondo delle prossime elezioni regionali e quel commissariamento che non c'é. Il consorzio della mozzarella di bufala campana Dop è nella bufera. Nel mirino è sempre il presidente Luigi Chianese, presunto 'annacquatore', che si difende. "Il consorzio non è stato commissariato - dicono Chianese e il suo vice Mimmo Raimondo - nel decreto del ministero notificato solo questa mattina si parla di 'organo di garanzia che opera in stretta collaborazione con il consorzio nell'azione di tutela per consolidare il rapporto di fiducia con il consumatoré". E' il commissario annunciato ieri dal ministro che fine ha fatto? "Se il Consorzio non è stato commissariato - avverte il commissario regionale campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli - il ministro Zaia dovrà chiedere scusa a tutti i campani per aver procurato un inutile danno di immagine al comparto ed al territorio". A Zaia il consorzio contesta anche i dati: "A noi risulta - dice in particolare Raimondo - che i campioni di latte 'incriminati' non superano il tre per cento del totale. Il ministro parla del 25 per cento. Sono dati chiaramente contrastanti, sui quali attendiamo con serenità una parola ufficiale. E' un momento delicato, e non vorrei che qualcuno cavalcasse la tigre in vista delle prossime elezioni regionali". Ma il consorzio è sotto attacco: "Per anni - dice Ettore Bellelli, ex presidente dell'Associazione nazionale allevatori bufalini - Chianese ha che detto il comparto soffriva di una iperproduzione di latte di bufala, tanto che si è battuto in prima persona per introdurre nel disciplinare la possibilità di utilizzare latte congelato. I controlli di questi mesi, dimostrano esattamente il contrario: latte di bufala non ce n'é". "Se l'esito delle analisi al caseificio di Chianese verrà confermato - rincara la dose Vincenzo Oliviero, ex direttore del consorzio - sarà un fatto molto grave ma l'immagine è già danneggiata e gli altri produttori dovrebbero chiedere i danni". Oliviero, licenziato a suo dire perché voleva rafforzare i controlli, avverte che il disciplinare ha una falla perché non vieta l'arrivo di latte non prodotto nell'area del consorzio. La questione Chianese è arrivata anche sul tavolo del presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Paolo Russo (Pdl) al quale è stata recapitata una lettera firmata 'un amico' con allegati i risultati delle analisi sull'annacquamento sui campioni di mozzarelle del caseificio di Chianese. "Ho trovato la segnalazione attendibile - ha spiegato Russo secondo il quale il consorzio non funzione - e l'ho segnalata al ministro Zaia". Dalla missiva anonima emerge che le analisi sulla mozzarella di Chianese sono state effettuate in un laboratorio di Perugia del ministero delle politiche agricole. Recano come data di accettazione il 10 settembre 2009. Il prelievo è stato effettuato il 4 settembre 209 da un ufficio di Palermo. Il campione è stato analizzato dal 15 ottobre al 23 ottobre 2009. Nelle conclusioni, i responsabili tecnici e il direttore del laboratorio affermano che: "Il campione analizzato si deve considerare irregolare in quanto prodotto con latte di bufala e una quantità di latte di vacca nella proporzione 70:30". Intanto sul Casertano i carabinieri del Nas effettuano controlli. Nell'ultima settimana hanno sequestrato sette caseifici per carenze igieniche e sanitarie ma il consorzio precisa che non fanno parte della Dop. Ad alimentare la bufera, anche le proccupazioni della Coldiretti che oggi ha parlato di 20 mila posti a rischio nell'area del consorzio a causa del danno di immagine e del calo di consumi. C'é infine il rischio 'scissione': "Basta con la Dop Campania - tuona il consigliere regionale del Pd Ugo Carpinelli -. Occorre un nuovo marchio territoriale, la 'Dop Paestum'".

 
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